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Sardine in piazza a Viareggio contro l’arrivo di Salvini

19 febbraio 2020 | 14:38
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Sardine in piazza a Viareggio contro l’arrivo di Salvini

Appuntamento in piazza Maria Luisa a partire dalle 16

Anche la Toscana “non si Lega”. In occasione della visita del leader del Carroccio Matteo Salvini, che sabato (22 febbraio) sarà presente a Torre del Lago per inaugurare la locale sede della Lega, il gruppo toscano delle ormai celeberrime Sardine ha deciso di organizzare a Viareggio una contromanifestazione. L’appuntamento è in piazza Maria Luisa a partire dalle 16.

“Avevamo promesso che saremmo stati alta marea – si legge sulla pagina Facebook dell’evento -. Che saremmo stati l’alta marea capace di alzare il livello di discussione. Avevamo promesso che la nostra onda avrebbe raggiunto tutta la Toscana e così sarà. Il nostro banco nuoterà ovunque dalla costa fin su agli Appennini: lo avevamo promesso e a noi le promesse piace mantenerle”.

Alla manifestazione non mancheranno gli esponenti del Collettivo Dada Boom: “Matteo Salvini poteva scegliere tra il carnevale di Viareggio e quello di Ivrea e ha scelto il primo perché, ovviamente, sa che i coriandoli fanno meno male delle arance – si legge in una nota del collettivo -. Crediamo che farebbe bene a mascherarsi da pagliaccio e non faticherebbe nemmeno molto visto che è predisposto per quella maschera. Sempre meglio, comunque, che fare come l’ultima volta che venne con la maglietta con la scritta Viareggio ma i colori di Carrara”.

“Non è la prima volta che un politico viene a visitare il carnevale di Viareggio – prosegue la nota -. Mario Capanna, segretario di Dp veniva tutti gli anni ma non veniva a fare proclami. Con umiltà si metteva alla guida di un trattore che trainava un carro e lo faceva senza scorta ma forse l’ex leader del movimento studentesco non aveva niente da temere perché non aveva seminato odio. Comunque la visita di Salvini è un affare per i pescatori, con tutte le sardine che sono uscite”.

“Salvini e il suo partito magari un giorno governeranno Viareggio ma devono sapere che questa terra mai apparterrà loro perché è una terra libera e ribelle. Concludiamo questo comunicato con un pensiero di stima e affetto a chi dovrà affrontare per la seconda volta un processo nonostante fossero stati assolti. I nostri compagni sono sicuramente colpevoli si ma solo di dadaismo. E noi siamo i loro complici”.