Caso Di Vito, Minniti (Lega): “Prove tecniche di regime”

14 marzo 2020 | 16:01
Share0
Caso Di Vito, Minniti (Lega): “Prove tecniche di regime”

Il consigliere di opposizione: “Comunicato della maggioranza trasuda nervosismo per l’incapacità di gestire la situazione”

“Sul caso Di Vito prove tecniche di regime”. La pensa così il consigliere comunale della Lega, Giovanni Minniti, peraltro costretto all’isolamento perché ha contratto il coronavirus.

“A più di 70 anni dall’entrata in vigore della Costituzione – dice – la maggioranza di Palazzo Santini non è ancora riuscita a comprendere i compiti attribuiti dal voto dei cittadini all’opposizione in consiglio comunale che ha il diritto di avanzare proposte nella gestione della “res publica” specie in un momento travagliato della nostra vita in cui tutti siamo chiamati all’unità di intenti e non alle polemiche irresponsabili”.

Il consigliere comunale della Lega Giovanni Minniti biasima la presa di posizione della maggioranza contro il consigliere Alessandro Di Vito, che si era offerto per collaborare con la cabina di regia comunale per la gestione dell’emergenza coronavirus.

“Quel comunicato stampa particolarmente virulento, è il caso di dire – dice Minniti – la dice lunga sul grado di responsabilità dell’amministrazione comunale che rifiuta il contributo di un medico stimato e apprezzato da tutti che avrebbe potuto dare preziosi suggerimenti nella gestione di una emergenza che è sanitaria ancor prima che politica. Purtroppo anche in politica, così come in economia, la moneta cattiva scaccia quella buona con la protervia, aggiungo io, di chi è ben consapevole che le competenze in campo medico del consigliere Di Vito avrebbero oscurato chi è chiamato a responsabilità più grandi delle proprie competenze”.

“Dalla violenza verbale di quel comunicato – sostiene Minniti – emerge nervosismo forse anche per la vergogna che dovrebbe provare chi è stato spettatore silenzioso dello sfascio della sanità pubblica con la chiusura del Campo di Marte ed il taglio dei posti letto al San Luca, del clima di intimidazione nei confronti dei medici come il dottor Trivella che hanno il coraggio di denunciare le drammatiche carenze del sistema sanitario per colpa del Pd, degli enormi sacrifici a cui è sottoposto il personale sanitario a causa dei tagli delle risorse. Faremo dopo i conti”.

“All’amico Alessandro – conclude – che stimo come uomo, come politico, come medico vorrei dire soltanto: non ti curar di loro ma guarda e passa. E, intanto, aspettiamo la presa di posizione del sindaco Tambellini che non poteva non sapere di quel vergognoso comunicato“.