Palp Lucca, sciopero digitale contro Confindustria

Lo slogan: “Blocchiamo le attività non essenziali”
Più di mille persone hanno partecipato in tutta Italia al primo corteo digitale a sostegno dello sciopero dell’Usb, postando sul proprio profilo una foto con il cartello con su scritto: “Andrà tutto bene se difendiamo i lavoratori.Blocchiamo le attività non essenziali! Blocchiamo confindustria!”
Soddisfatto il gruppo politico Potere al Popolo (Palp) di Lucca: “L’epidemia di Coronavirus ha mostrato infatti che per chi ci governa, per gli imprenditori, per Confindustria, c’è chi può morire e chi si salva: ogni giorno, milioni di persone continuano ad uscire di casa per andare a lavorare, soltanto per la fame di profitto che non si ferma nemmeno di fronte alla morte – dice Palp Lucca -. Il decreto che avrebbe dovuto chiudere tutto di fatto non c’è stato: il Governo, succube di Confindustria, ha indicato un numero enorme di attività aperte e qualunque imprenditore può dichiarare che la sua attività è necessaria con l’autocertificazione”.
“Fabbriche non a norma dal punto di vista della salute, metro e treni locali affollati, minacce e sanzioni a chi protesta, il risultato è uno stillicidio di morti: secondo l’Osservatorio indipendente curato da Carlo Soricelli, dall’inizio dell’emergenza, sono almeno 59 i morti per aver contratto la malattia sul lavoro, ma il conto è parziale. Ben venga, dunque, lo sciopero generale, ben vengano le astensioni di massa dal lavoro con qualunque pretesto, sciopero bianco, “sciopero della febbre”, astensione dallo smart working. Non solo l’ultimo Dpcm è inutile, ma resta in piedi il vergognoso Protocollo sulla sicurezza tra le parti sociali, che consente alle imprese di continuare a lavorare in qualunque condizione mentre le lavoratrici e i lavoratori devono stare zitti e obbedire, con gravissimi pericoli per la loro salute e la salute di tutta la comunità. Perché l’Italia è ferma, ma il profitto deve andare avanti”.