Coronavirus, Pd centro storico lancia un appello ai giovani: “Fatevi sentire”

Il segretario Panchieri: “Servono idee ed energie nuove per ripartire”
“C’è un tema di enorme rilevanza che, nel pieno dell’emergenza coronavirus, sfugge all’attenzione: i giovani, cioè il futuro”. Così il segretario de Circolo centro storico del Partito democratico Roberto Panchieri fa luce su una fascia d’età colpita dagli effetti collaterali della pandemia, chiedendo alle nuove generazioni di alzare la voce e farsi sentire.
“Per sostenere il reddito di chi per un po’ di tempo dovrà assentarsi dal lavoro, per continuare a pagare stipendi e pensioni, per trovare le risorse per il rilancio delle attività produttive e per i doverosi cambiamenti tecnologici nella organizzazione della produzione e della burocrazia, il nostro Paese si indebiterà per centinaia di miliardi di euro – va avanti -. Questo debito, lo dobbiamo sapere e dire, lo ripagheranno le giovani generazioni di oggi. La società sta chiedendo loro molto, cosa è disposta a dare spontaneamente in cambio ora? E’ una domanda decisiva per l’ordinato sviluppo della democrazia e del futuro. Fra l’altro senza l’immediato contributo dei giovani il rinnovamento necessario risulterebbe monco e afono”.
“La politica deve capire questo dato, fare le scelte giuste e dare l’esempio – prosegue Panchieri -. Abbiamo e avremo bisogno di competenze di tipo nuovo, dopo la sbornia del becerume culturale e politico degli ultimi anni. I partiti hanno la responsabilità di guidare correttamente il processo di uscita dalla crisi aprendo le loro porte alle idee ed alle energie nuove. Non ci sarà progetto e programma di rilancio se rimarremo con le attuali classi dirigenti, che non si sono dimostrate all’altezza dei tempi. Ovviamente tocca ai giovani farsi avanti: facciano sentire la loro presenza, rivendichino il loro ruolo. I social, che loro sanno utilizzare con grande dimestichezza, diventino in questi giorni di costrizione al riposo domestico ed al distanziamento sociale, la loro virtuale agorà. Alzino la voce. Sarebbe bello che questa discussione partisse dalla nostra Lucca. Ma qualcuno deve prendere parola per primo”.