Martinelli e Testaferrata: “Basta provvedimenti bandiera, servono aiuti alle famiglie”

I consiglieri di centrodestra: “Misure attuate dal Comune inadeguate”
“Famiglie dimenticate dal Governo e dal Comune di Lucca”. Questa l’accusa lanciata alla politica dai consiglieri comunali di centrodestra Marco Martinelli e Simona Testaferrata.
“A parole – incalzano Martinelli e Testaferrata – dichiarano l’importanza della famiglia come cellula fondamentale della società, soprattutto in una situazione di grave emergenza come quella attuale. Poi, nella realtà, sia il Governo che il Comune di Lucca promettono briciole con cavilli burocratici enormi per potervi accedere. I provvedimenti contenuti nel decreto ‘Cura Italia’ destinati alle famiglie sono oggettivamente risibili così come quelli con cui colpevolmente l’amministrazione Tambellini sta affrontando la grave emergenza“.
“Infatti – proseguono Martinelli e Testaferrata – nonostante il tesoretto, subito utilizzabile, rappresentato dai soldi incassati dalla vendita di Gesam Gas e luce (oltre 8 milioni di euro) il sindaco Tambellini annuncia provvedimenti spot come l’istituzione di un fondo di mutuo soccorso di 100mila euro per sostenere le categorie sociali come commercianti, il mondo degli eventi, del turismo, le partite iva. Ci chiediamo perché se l’amministrazione vuole veramente aiutare queste categorie e non fare solo della demagogia non parte subito dando il buon esempio mettendo a disposizione della comunità lucchese gli oltre 8 milioni di euro che ha incassato dalla vendita di Gesam gas e luce. Poi successivamente può pensare alla costituzione di un fondo con il coinvolgimento anche di altri soggetti”.
“Inoltre – continuano Martinelli e Testaferrata – vogliamo denunciare l’organizzazione che il Comune di Lucca si è dato per consentire alla cittadinanza di accedere ai 470 mila euro arrivati dal governo per dare un sostegno alle famiglie bisognose: infatti l’amministrazione Tambellini ha predisposto un solo numero telefonico che risulta di conseguenza sempre occupato ed una volta che un cittadino riesce a trovare finalmente la linea libera gli vengono richiesti i dati per poi (non si sa quando) essere richiamato dagli uffici comunali. Le famiglie non possono attendere, hanno necessità immediata di fare la spesa per dare da mangiare ai propri figli. Basta con i provvedimenti di bandiera privi di efficacia serve la volontà politica per fare di più mettendo subito liquidità nelle famiglie”.