Dispositivi di protezione per i sanitari, Rifondazione scrive al prefetto

Il partito lucchese chiede anche severità nel controllo delle attività produttive aperte in deroga
Dispositivi di protezione per gli operatori sanitari, Rifondazione Comunista si rivolge al prefetto affinché intervenga celermente a risolvere la situazione.
“Richiediamo un intervento urgente – dice il segretario Giulio Strambi – per risolvere immediatamente la drammatica scarsità di materiale di protezione dal virus degli operatori sanitari, dei pazienti, dei lavoratori e dei cittadini tutti. Questa situazione, oltre a generare allarme sociale e forte preoccupazione, ha comportato tragiche conseguenze in particolare in alcune residenze sanitarie assistite”.
“Analoga urgenza riguarda le case di riposo – prosegue Visti i poteri a lei conferiti dal governo, chiediamo di attrezzare edifici dell’Asl in disuso, strutture alberghiere e se necessario anche strutture sanitarie private, per accogliere degenti in quarantena asintomatici o a bassa intensità di cura. Le chiediamo, inoltre, un controllo sulle attività industriali e lavorative affinchè siano attive solo quelle realmente essenziali e quindi non si espongano a rischi i lavoratori e le loro famiglie. Per questo chiediamo la pubblicazione degli elenchi Ateco e delle richieste fatte dalle aziende nelle ultime due settimane delle deroghe per la riapertura“.
“Infine – conclude la lettera – chiediamo, per quanto nelle vostre competenze, che si effettuino controlli su tutte le produzioni attive, interessando ispettorati del lavoro, Asl, forze dell’ordine per controlli a tappeto per fermare produzioni non essenziali”.