Giornata mondiale della salute, Comitati sanità: “Dedicata a chi è in prima linea”

La riflessione: “Ci davano dei sognatori, oggi il sistema sanitario mostra tutte le sue crepe”
“Vogliamo vederla come un monito e un augurio”. Inizia con queste parole la riflessione dei Comitati sanità di Lucca a proposito della Giornata mondiale della salute che cade proprio oggi (7 aprile).
“Oggi è beffardamente la Giornata mondiale della salute – si legge in una nota -. Beffardamente perché mai come adesso è chiara la crisi della sanità, generata dai tentativi di privatizzazione e commercializzazione della salute; crisi legata ad un modo di concepire la sanità come azienda che deve guardare più ai conti che non alla persona. In Italia fra il 2010 e il 2019 il Ssn ha perso 45mila posti letto, 7.625 medici e 12.556 infermieri, con un definanziamento pari a 37 miliardi di euro, secondo dati della Fondazione Gimbe”.
“Questo depotenziamento, cui i Comitati sanità toscani avevano tentato di opporsi con l’indizione del referendum, che raccolse il quorum di firme ma venne svuotato proprio da quel Rossi, quel Giani che adesso ci vorrebbero far dimenticare chi in questi anni ha gestito il definanziamento – prosegue la nota -. Una mancanza di sostegno economico che ha avuto e sta avendo conseguenze tragiche, se è vero che in Italia a stamani ci sono 132.547 malati di Corona Virus e 16.523 morti, mentre in Germania 103.375 malati di Corona Virus e 1.810 morti. Anche la Spagna, descritta dai giornali come stravolta, pur avendo ormai più contagiati di noi 136.675, ha 13.341 morti”.
“Quello che si vantava di essere il miglior Ssn del mondo ha mostrato tragicamente le crepe create dai politici e dirigenti che adesso dovranno rispondere anche dei 94 medici e 26 infermieri, vittime del lavoro, oltre 10mila operatori sanitari positivi, che sono la drammatica e inaccettabile conseguenza di ciò – incalzano i comitati -. Come comitati sanità lucchesi abbiamo combattuto perché non venisse demolito e alienato l’ospedale Campo di Marte. Adesso possiamo veramente dire: meno male. Quei padiglioni, quei posti letto ci fanno e ci faranno molto comodo, eppure per anni ci hanno detto che eravamo sognatori fuori tempo o trogloditi che non capivano il futuro. Possiamo dire che abbiamo insistito perché le mascherine fossero distribuite dal Comune e non lasciate in mano a speculatori che le vendono a prezzi esosi. Adesso, dopo giorni e giorni, anche il Comune di Lucca si adegua”.
“Abbiamo insistito anche perché i tamponi ed altri esami fossero fatti per tempo, ricordando le vane promesse del governatore Rossi che settimane fa aveva proposto test a tappeto per il personale sanitario e per isolare gli asintomatici. Purtroppo siamo ancora lontani dallo realizzazione del piano – si legge ancora -. Sollecitiamo la creazione di quella Consulta della sanità che era stata proposta in consiglio comunale. Proposta bocciata proprio dai politici di maggioranza che ogni sera si autolodano sui social. Sfruttare l’emergenza coronarovirus per dare inizo alla scalata elettorale al Comune è un atto, a nostro parere, viscido e riprovevole”.
“Che questo 7 aprile sia un giorno dedicato ai medici, agli infermieri che sono in prima linea nella lotta al covid-19 – conclude la nota – A tutti coloro che mettono a rischio la propria salute per proteggere le loro comunità”.