Castelnuovo, Bondi ricorda le vittime del coronavirus: “Momento difficile, ne usciremo”

10 aprile 2020 | 19:44
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Castelnuovo, Bondi ricorda le vittime del coronavirus: “Momento difficile, ne usciremo”

L’intervento in apertura del consiglio comunale: “Il nostro Comune ha ha pagato il suo tributo di lacrime e lutti”

“È un momento incredibilmente duro e difficile, ma sono fiducioso: passerà anche questa e torneremo a vivere“. È questo il messaggio di Francolino Bondi in apertura del consiglio comunale di Castelnuovo dì Garfagnana di oggi (10 aprile) pomeriggio. Il presidente ha ricordato le 4 vittime del coronavirus di Castelnuovo e il maestro Luigi Roni.

“Signor sindaco – ha esordito Francolino Bondi -, cari consiglieri, siamo oggi qui riuniti in una situazione di emergenza a causa della purtroppo ben nota terribile epidemia che sta imperversando in tanti paesi del mondo e nella nostra Italia, in particolare, trascinando con se un altissimo numero di malati e di morti e bloccando di fatto tutte le attività della nazione. Le misure adottate dal governo per contrastare il virus, misure che hanno chiesto e continuano a chiedere a tutti i cittadini pesanti sacrifici economici e sociali oltre che in termini di libertà individuale e collettiva, iniziano a dare incoraggianti risultati“.

“Risultati – ha spiegato – che indicano con sufficiente affidabilità che stiamo per uscire dal tunnel anche se ad oggi restano attivi tutti i limiti imposti dal governo, al fine di evitare di vanificare i tanti sacrifici fatti. E intanto ci ritroviamo a trepidare per le persone ricoverate e in quarantena e a piangere i nostri morti”.

Anche Castelnuovo ha pagato il suo tributo di lacrime e lutti – ha detto Bondi – con la scomparsa di 4 nostri cari concittadini: Renzo Rossi, Guido Guidi, Carlo Coli padre del nostro collega consigliere comunale Stefano e – è notizia di due giorni fa – Maria Franca Tucci deceduta in ospedale a Milano. Ad essi mi permetto di aggiungere nel ricordo e nel rimpianto il maestro Luigi Roni, cantante lirico di fama mondiale originario di Calomini in comune di Vergemoli. Innamorato della sua Garfagnana Roni, una volta ritiratosi dalle scene, ha dato prova dello sconfinato attaccamento alla sua terra col suo Festival il Serchio delle Muse, un’importante rassegna estiva attraverso la quale ha portato la lirica il teatro la cultura nei centri e negli angoli più belli e suggestivi della nostra valle. Ai familiari di queste persone così duramente provati negli affetti più cari, rinnovo a nome del consiglio comunale di Castelnuovo Garfagnana e mio personale le espressioni del più sentito, profondo cordoglio”.

“Signor sindaco, signori consiglieri – ha proseguito – a questo punto permettetemi di profittare dell’opportunità che mi offre questa riunione di consiglio per rivolgere un pensiero affettuoso e solidale a tutti i nostri concittadini che vivono in prima linea questo momento di emergenza: le persone malate soprattutto coloro per le quali la Pasqua avverrà nella solitudine di una camera di ospedale. Gli operatori del nostro mondo sanitario e del volontariato a cui va la gratitudine di tutta la comunità castelnuovese per la dedizione e l ‘amore con il quale stanno vivendo il loro lavoro in questo tempo particolare;le tante persone che vivono con fatica questa condizione di restrizione e clausura imposta, che va a sommarsi ad altri impedimenti, penso in particolare agli anziani, a quelli ricoverati in residenze e strutture sanitarie,a chi è rimasto senza lavoro”.

Stiamo vivendo un tempo davvero incredibilmente duro e difficile – dice ancora – Siamo nella settimana santa e non sembra vero. Stasera, a cose normali, ci saremmo ritrovati alla processione del venerdì santo e alla solenne celebrazione in Duomo. E invece ciò non sarà possibile come non sarà possibile fare Pasqua e pasquetta con i nostri cari e i nostri amici. Ce ne staremo in casa e dovremo accontentarci di scambiare gli auguri coi nostri cari per telefono o su WhatsApp. Ma sono fiducioso. Passera’ anche questo brutto tempo e torneremo a vivere, forse non proprio esattamente come prima ma con la non trascurabile gioia nel cuore per una libertà e una vita ritrovata”.

“Buona Pasqua a voi tutti – conclude – e alle vostre famiglie”.