Violenza domestica, i Giovani Democratici chiedono attenzione

Le federazioni di Lucca e Versilia scrivono alla procura: "Gli autori di violenze siano allontanati dal domicilio"

Prestare particolare attenzione al tema della violenza di genere e della violenza domestica, in un momento in cui le vittime sono costrette, data la situazione di emergenza in cui ci troviamo, a rimanere a casa con i loro aguzzini. Questa l’iniziativa lanciata dalle federazioni dei Giovani Democratici di Lucca e della Versilia. I giovani democratici hanno scritto una lettera alla Procura della Repubblica di Lucca (documento sottoscritto anche da Casa delle Donne Aps – Centro Antiviolenza “L’una per l’Altra” di Viareggio, La Città delle Donne Lucca, Centro Donna Lucca, Coordinamento Donne Spi Cgil Lucca e Arci Lucca Versilia) in cui si richiede un particolare sforzo in questo ambito.

“A seguito dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione del virus Covid-19 che ci troviamo a dover affrontare in questo periodo, con gravi disagi e conseguenze per tutti noi, chi rischia di pagare un prezzo ulteriormente più alto sono le donne vittime di violenza domestica e i loro figli – si legge nella lettera -. Le condizioni di isolamento domiciliare e di convivenza forzata che queste donne si trovano costrette a vivere rischiano di peggiorare ulteriormente la loro condizione. Questo comporta un aumento dell’esposizione alla violenza e la riduzione dei momenti di privacy in cui le vittime possono rivolgersi ai numeri anti-violenza e stalking. Già nel mese di marzo si è assistito ad un drastico calo nelle chiamate al Telefono Rosa 1522 (nelle prime due settimane di marzo a livello nazionale si è registrato un calo del 55% delle telefonate rispetto allo stesso periodo dello scorso anno)”.

“Il timore di dover lasciare la propria abitazione in un periodo di emergenza sanitaria costituisce inoltre un ulteriore deterrente alla denuncia – si legge ancora nella lettera -. Pertanto dalle associazioni che si occupano di tutela delle donne vittime di violenza è partito un appello a mantenere al massimo livello l’attenzione a questo tema. Per proteggere maggiormente le vittime in questo periodo di precarietà vorremmo pertanto richiamare un’iniziativa assunta dalla Procura di Trento, la quale ha emanato un provvedimento in cui sollecita l’allontanamento da casa dei maltrattanti e non più delle vittime, come previsto dal nostro ordinamento. Condizioni e criteri di applicazione di questo istituto (identificati come “ordine di protezione”) sono precisate nella legge 154/2001. Si auspica inoltre che ci sia un tempestivo intervento sulle segnalazioni da parte delle forze dell’ordine”.

“Alla luce del periodo che stiamo vivendo – conclude la lettera – auspichiamo pertanto che un provvedimento simile a questo venga adottato anche dalla Procura di Lucca, al fine di agevolare il più possibile la condizione delle donne che si trovano costrette a vivere queste situazioni e garantendo la possibilità di denunciare le violenze subite. Oggi più che mai è necessario rimuovere ogni possibile ostacolo alla denuncia, al fine di garantire la massima tutela, il massimo sostegno e la massima sicurezza”.

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