Guidotti (Pd): “Serve un patto sociale per la ricostruzione”

Il consigliere: “Necessario superare la logica di parte, oppure ognuno dovrà assumersi le proprie responsabilità”
“Quello che stiamo vivendo è uno dei momenti più difficili dal dopoguerra, quasi surreale. Una situazione che purtroppo lascerà vittime e ferite. Di colpo il nostro vivere caotico si è fermato, o meglio siamo stati costretti a fermarlo per garantire la vita. È in questi momenti che ad ognuno di noi, nessuno escluso, e di conseguenza alla politica a tutti i livelli, alla politica che decide ma anche alla politica che non ha ruoli di governo, è richiesto un cambio di mentalità, di comportamento ma soprattutto serietà”. Questo l’appello lanciato dal consigliere comunale del Partito Democratico, Roberto Guidotti che lancia la proposta di un patto sociale per la ricostruzione.
“A chi per un verso, a chi per un altro – continua il consigliere comunale – è richiesto di mettere da parte le contrapposizioni ideologiche, di mettere da parte false insinuazioni e facili proclami, offese, calunnie e promesse. Questo è il tempo della responsabilità: siamo chiamati a non tradire questo impegno. Per le persone che sono in difficoltà, per le aziende che non hanno più certezze, per le lavoratrici e per i lavoratori che rischiano il proprio posto di lavoro, per le persone che sono al servizio dei più deboli, per i medici, infermieri, operatori socio-sanitari che stanno facendo turni massacranti mettendo a rischio la propria vita per tutti noi”.
“Il momento ce lo impone – insiste Guidotti -: la situazione pretende unità, solidarietà, rispetto. Insomma, un vero patto sociale per gestire l’emergenza e per costruire la ripartenza, la ricostruzione del nostro Paese e, più nel piccolo, della nostra città. Dobbiamo lavorare per costruire un’unità di intenti, una forte condivisione, una progettualità diversa e più aperta fra lavoratori e lavoratrici, imprese e rappresentanti sindacali”.
“Un cambio di mentalità dove non sono più permessi solo interessi di parte ma una visione più ampia – conclude Guidotti – dove Stato e Regione dovranno fare a pieno la loro parte al fine di tutelare le persone più fragili con percorsi sostenibili e tutte quelle aziende che attraverseranno dei momenti di forte difficoltà. Insomma un percorso a tappe dove i sacrifici di tutti, in un arco di tempo ad oggi non prevedibile potranno fare in modo che si ritorni lentamente a quella normalità che tutti desideriamo. Se invece prevarrà la logica di parte, ognuno di noi dovrà poi assumersi le proprie responsabilità”.