Palp: “In 15 a dormire nel fondo, bisogna fare controlli seri”

Il movimento: “E’ necessario non solo punire, ma proporre un serio piano per l’emergenza abitativa”
Quante altre situazioni come quella scoperta in via dell’Angelo Custode dove vivevano in un fondo 15 persone ci sono in città? Se lo chiede Palp Lucca che interviene dopo la rapina al pizzaiolo di piazza Napoleone che ha portato alla “scoperta” dell’alloggio di fortuna. Un caso che solleva la politica, che da più parti chiede di fare chiarezza.
“A Lucca siamo bravi a nasconder storie come questa sotto il tappeto. Lucca città vetrina, Lucca città del turismo, Lucca città dei grandi eventi. Eppure – scrivono da Palp – Lucca è anche la città dell’emergenza abitativa, di chi fa i soldi sulle vite degli altri, senza documenti o in situazioni critiche, ricattabili senza contratti e senza prospettive”.
“È una storia di quelle su cui non basterà ‘fare luce’ – spiega Palp – come auspica l’assessore Raspini, non basterà stabilire le responsabilità” della agenzia che ha affittato “e – prosegue Palp – del ‘nudo proprietario’ Marco Santi Guerrieri, volto storico della destra più reazionaria e paladino di tante battaglie per il decoro urbano che casca oggi dal pero dandoci a credere di non sapere che in uno dei suoi fondi in centro vivevano 15 persone senza acqua e luce. I giornali scrivono che vivevano abusivamente, ma l’unico abuso a nostro avviso è di chi ce le aveva messe”.
“Riguardo ai fatti di nuda cronaca – prosegue – non possiamo che esprimere solidarietà al giovane pizzaiolo che, suo malgrado, durante il proprio lavoro si è trovato faccia a faccia con la disperazione che popola gli scantinati di questa città. Al netto del fatto di cronaca non possiamo che chiederci, tuttavia, cosa sarebbe accaduto se non fosse successo niente? Quanti sono in città gli spazi nelle stesse condizioni, affittati in nero ad altri ricattabili? Chi sono i proprietari? Chi sono, che storia hanno, e dove finiranno le quindici persone sgomberate? La polemica adesso è tutta politica, e i temi sociali, come al solito, finiscono sullo sfondo. Tuttavia da settimane abbiamo visto come l’emergenza covid-19 i temi sociali li faccia esplodere, con buona pace di chi, per interesse economico, preferirebbe tenerli lontano dalle pagine dei giornali”.
Potere al Popolo avanza delle richieste precise, alle istituzioni e alla cittadinanza: “Bisogna uscire dalla ricattabilità: è necessario e urgente la regolarizzazione di tutti gli invisibili. Permesso di soggiorno per gli stranieri e residenze fittizie per tutti i senzatetto – italiani e immigrati – affinché possano uscire dall’invisibilità ed usufruire degli aiuti e dei sussidi”.
Secondo Palp serve anche un “piano emergenziale per la casa: nell’immediato gli sgomberati devono essere accolti in altre strutture abitative, così come coloro che l’emergenza ha sorpreso in mezzo alla strada, dove è impossibile rispettare le norme igieniche e il distanziamento sociale. Quanti sono gli spazi sfitti a Lucca? Quanti di proprietà comunale? Quanti potrebbero essere velocemente adattati per accogliere le situazioni di emergenza?”.
“Chi possiede Lucca, città del lavoro e degli affitti in nero? E’ necessario avviare un controllo serio, sia istituzionale che popolare – proseguono da Palp -. Una vera lotta al lavoro nero e alle situazioni abitative irregolari, con strumenti di difesa autentici ed immediati per chi, senza soldi e senza casa, non può che cedere al ricatto, mentre altri si arricchiscono sulla loro pelle. Se l’indagine andrà avanti ed emergeranno altri spazi affittati, che gli affittuari siano il centro della preoccupazione di tutti con soluzioni abitative dignitose”.