Menesini scrive a Conte: “Si riaprano tutte le attività entro il 15 maggio”

Il sindaco di Capannori: “Dal governo mi aspettavo più chiarezza e coraggio”
Attività tutte aperte entro la metà del mese di maggio. E’ questa la richiesta che il sindaco di Capannori e presidente della Provincia di Lucca, Luca Menesini, rivolge al governo dopo l’annuncio di ieri sera.
“Scriverò – affermava di primo mattino Menesini – una lettera al presidente del Consiglio chiedendogli di rivedere il piano delle aperture. Devo dirlo: mi aspettavo più coraggio e chiarezza. È vero, la fase 2 è delicatissima perché si rischia che i contagi tornino a salire, ma dobbiamo dare fiducia agli italiani”.
“Gli italiani non sono gli stessi di 45 giorni fa – afferma -: adesso tutti sanno che tenere la distanza dagli altri è un atto d’amore in questo momento. Adesso gli italiani sanno che lavarsi spesso le mani è importante, come disinfettare i locali. Se si sgarra, si torna indietro: bisogna esserne consapevoli. Sapendo tutto questo, meritiamo di provare e far ripartire l’economia”.
“Si rischia – è convinto Menesini – di mandare in fumo le fatiche e i risparmi di tante famiglie per mancanza di fiducia e coraggio. E non va bene. Non serve fare task-force di esperti se poi il prodotto è quello che abbiamo sentito ieri sera. Con regole chiare e che tutti devono rispettare dobbiamo riaprire le attività. Ok, non il 4 maggio tutte insieme, ma almeno lunedì 11 maggio i negozi, i parrucchieri, gli estetisti, i bar, i ristoranti, le pasticcerie, le palestre”.
“La distanza di un metro o due è possibile – è convinto il sindaco di Capannori -. I titolari di attività stanno studiando nuove soluzioni e noi come amministrazione li supporteremo. Devono aprire, non tutti i locali sono adatti per il take away, perché collocati in collina, ad esempio. Nelle attività dove non è possibile la diatanza, si può obbligare all’uso di mascherine, guanti, gel igienizzante, obbligo di disinfettare gli strumenti di lavoro. I titolari già stanno pensando a inserire queste misure”.
“L’Italia entro 15 giorni deve ripartire tutta: è rischioso? Sì, ma dobbiamo avere fiducia – dice Menesini – Credo che il nostro Paese abbia compreso come bisogna comportarsi per tutelare se stessi e gli altri e sia pronto a dare prova di questo.
Orgogliosi della fase 1, dobbiamo fare la fase 2 con ancora più responsabilità e consapevolezza. Possiamo farlo, fatecelo fare”.
In giornata la lettera di Menesini è stata inviata: “Sono consapevole – ha scritto il sindaco di Capannori al premier – che siamo di fronte ad una fase delicatissima, in cui si rischia che i contagi tornino a salire e pertanto comprendo che ancora oggi vi sia un approccio prudenziale. Ma dal quotidiano rapporto con la mia comunità credo di poterLe dire che possiamo dare fiducia ai nostri cittadini – scrive il sindaco Menesini nella lettera a Conte -. Molto è cambiato in questi 45 giorni: adesso tutti sanno che tenere la distanza dagli altri è un atto di responsabilità, che lavarsi spesso le mani è importante, come disinfettare i locali. Consapevoli di tutto questo, credo che occorra ridurre i tempi per la riapertura di quelle attività che già stanno soffrendo e che attendono di ripartire: sto parlando del tessuto commerciale, dei negozi, dei parrucchieri, degli estetisti, dei bar, dei ristoranti, delle pasticcerie, delle palestre”.
“Una ancora lunga attesa rischia di mandare in fumo le fatiche e i risparmi di tante famiglie. Così come definito con le parti sociali del settore produttivo, credo debba essere fatto uno sforzo per definire protocolli per ciascuno di questi settori, con regole chiare che tutti devono rispettare in modo da poter riaprire le attività entro la metà del mese di maggio – prosegue nella missiva il primo cittadino- Applicare regole e distanze è possibile. I titolari di attività stanno studiando nuove soluzioni. Ma consapevoli di tutto quanto è stato fatto finora credo che si debba metterli in condizione di ripartire. E ripartire in sicurezza”.
“Per questo, caro Presidente, nel ringraziarLa per il grande sforzo, impegno e senso di responsabilità con cui sta guidando il paese in questa fase storica, unica e complessa – conclude il sindaco Menesini – anche a nome delle attività del territorio, Le chiedo di accelerare l’iter di definizione dei protocolli di sicurezza anche per le categorie la cui apertura è attualmente prevista per il 18 maggio e il 1° giugno in modo da poter anticipare in modo significativo la ripresa delle attività quantomeno in quelle Regioni dove questo percorso di concertazione, confronto e definizione di stringenti modalità operative è già un modello di riferimento. Credo che il nostro Paese abbia compreso come bisogna comportarsi per tutelare se stessi e gli altri e sia pronto a dare prova di questo. Orgogliosi della fase 1, dobbiamo fare la fase 2 con ancora più responsabilità e consapevolezza”.