Ristorazione, Zucconi: “Le attività stanno ancora aspettando protocolli sanitari”

8 maggio 2020 | 16:31
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Ristorazione, Zucconi: “Le attività stanno ancora aspettando protocolli sanitari”

Per l’onorevole si tratta di “incomprensibile e aberrante immobilismo” da parte dei Comuni

“Sono passati 100 giorni da quando il governo ha dichiarato lo stato di emergenza per il coronavirus e ancora ci sono ritardi enormi sulle misure per aiutare concretamente le attività a ripartire, sia da parte del governo ma spesso anche da parte dei comuni”.

Così Riccardo Zucconi, capogruppo attività produttive, turismo e commercio di Fratelli d’Italia, che prosegue: “A livello nazionale abbiamo proposto da almeno due mesi che con una semplice autocertificazione le famiglie che vivono sotto un unico tetto possono andare nei bar e nei ristoranti e mangiare allo stesso tavolo. Va da sé infatti che chi vive insieme a casa non ha motivo di stare distante e separato al tavolo di un ristorante”.

“A livello locale invece – continua – abbiamo proposto che i comuni aumentassero gratuitamente – laddove possibile – la superficie del suolo pubblico, in modo da rispettare le misure di sicurezza e la distanza fra i clienti ed avere al contempo una minor riduzione dei posti a sedere. Un provvedimento provvisorio, da lasciare operativo per tutto il 2020″.

“Mi chiedo – prosegue Zucconi – i comuni della Versilia stanno adottando queste due misure oppure vogliono lasciar passare ancora altro tempo? Sono provvedimenti che non hanno costi e che anzi darebbero un aiuto concreto alle attività di ristorazione”.

“A fronte di un’ emergenza sanitaria che è stata affrontata in netto ritardo, per quella economica – e soprattutto per i settori del turismo, commercio e della ristorazione –  niente è stato fatto fino ad oggi – conclude – anzi, le attività in questione stanno ancora aspettando i protocolli sanitari nazionali ai quali doversi attenere. Insomma, un incomprensibile e aberrante immobilismo”.