Riaperture, Zucconi (Fdi): “Mancano pochi giorni e ancora i commercianti non hanno linee guida”

13 maggio 2020 | 16:37
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Riaperture, Zucconi (Fdi): “Mancano pochi giorni e ancora i commercianti non hanno linee guida”

Il deputato di Fratelli d’Italia attacca Governo e Regione

Mancano cinque giorni al 18 maggio, e ad oggi non sappiamo ancora quali saranno le linee guida per le riaperture“. Così il deputato di Fratelli d’Italia Riccardo Zucconi interviene in vista delle riaperture delle attività per sottolineare la mancanza di indicazioni sulle modalità logistiche e normative per tutelare la sicurezza.

Né il Governo, né la Regione Toscana infatti hanno mandato il benché minimo protocollo e i commercianti, allo sbando più totale, ci chiedono come devono comportarsi perché a certe condizioni per la maggior parte di loro non conviene nemmeno riaprire – afferma Zucconi -. Credo che la totale assenza di supporto, non solo economico, ma anche logistico e normativo da parte del governo sia stata un dramma nel dramma.La crisi gravissima che stiamo affrontando è duplice: sanitaria ed economica. Per affrontare la prima avevamo bisogno di mascherine e ancora oggi, dopo quasi quattro mesi, mancano, sono introvabili o sono care, sono poche o non sono conformi; insomma, ci hanno mandato in guerra senza armatura”.

“La seconda, grave crisi è logicamente quella economica, poiché è indubbio che se le attività sono chiuse, le famiglie non hanno i soldi per mangiare e pagare le bollette – va avanti il deputato -. E ancora una volta lo Stato è stato completamente assente: la cassa integrazione non è ancora arrivata a migliaia di lavoratori, i 600 euro destinati alle partite iva hanno avuto ‘intoppi’ e sono in molte a non averli ancora ricevuti. Si parla di liquidità a fondo perduto, i nostri ministri sciacquano la bocca con centinaia di miliardi destinati a questo o a quello ma nella realtà niente è stato fatto e le famiglie sono sul lastrico. Però qualcosa nel frattempo hanno fatto: hanno trovato il modo per far uscire dal carcere i boss mafiosi del 41 bis, concedendo loro i domiciliari mentre i cittadini onesti e i lavoratori sono in lockdown da mesi e presto abbasseranno per sempre le saracinesche delle loro attività”.