Colucci: “Stabilizzare in ruolo i precari della scuola con 36 mesi di servizio”

14 maggio 2020 | 08:57
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Colucci: “Stabilizzare in ruolo i precari della scuola con 36 mesi di servizio”

L’esponente di Italia Viva: “In caso di concorso si faccia una graduatoria a scorrimento”

Stabilizzare in ruolo i precari della scuola con almeno 36 mesi di servizio. La pensa così Francesco Colucci dei Riformisti Toscani per Italia Viva.

“Vista la precaria situazione scolastica aggravata dalla pandemia in corso – dice – si chiede al governo Italiano di attivare nel più breve tempo possibile un programma di assunzione per tutti i docenti che hanno tre anni di servizio (di cui uno esercitato su specifica classe di concorso) per titoli e servizi. In modo da avere i docenti già in cattedra a settembre. Si chiede inoltre che il bando sia nazionale, così da non dover obbligare i docenti alla scelta (spesso fortuita in assenza di elementi discriminatori certi) per la regione in cui concorrere. Dalla graduatoria, poi, in ordine di punteggio, ciascuno potrà decidere quale posto accettare o rifiutare in base alle disponibilità di cattedra sulla propria classe di concorso”.

“In caso in cui il ministero non volesse derogare da un concorso selettivo – prosegue Colucci – si chiede che la prova sia resa meno fiscale degli 80 quesiti in 80 minuti: riducendo il numero di questi o aumentando il tempo a disposizione e comunque richiedendo come punteggio minimo quello legato alla sufficienza (6/10 anziché 7/10). In ogni caso si chiede a gran voce la correzione della più importante delle storture previste per questo concorso: ovvero l’assenza di una graduatoria di merito post-esame“.

“Allo stato attuale chi non rientrasse nei 24mila posti disponibili – spiega Colucci – pur avendo dimostrato la preparazione necessaria, ovvero avendo superato la prova, non entra in nessuna graduatoria ad esaurimento, andando in coda addirittura ai “non vincitori” del concorso ordinario successivo (con medesimo punteggio di preparazione nozionistica e assenza di esperienza lavorativa) per cui, invece, è prevista una lista ad esaurimento per i posti che si renderanno liberi successivamente negli anni. Pertanto, anche per i partecipanti del concorso straordinario che non entreranno in ruolo per carenza di posti,  si chiede sia redatta una graduatoria ad esaurimento da cui attingere per le prossime immissioni in ruolo e che essa abbia, naturalmente, priorità sui vincitori del concorso ordinario”.

“Si chiede inoltre – conclude-  che tale lista sia di carattere nazionale o, comunque, riguardi ogni regione, anche quelle dove non esiste attualmente disponibilità di cattedre cosicché sia già presente un ordine di priorità al momento in cui i posti si renderanno disponibili in futuro. Per tutti sarà previsto l’anno di prova con un esame finale, che terrà conto dei titoli/servizi e della prova stessa”.