Assi viari, Comitato Altrestrade: “Opera anacronistica”

15 maggio 2020 | 12:33
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Assi viari, Comitato Altrestrade: “Opera anacronistica”

Il comitato critico con il consigliere comunale di centrodestra Marco Martinelli

“Una proposta anacronistica”. Così il comitato Altrestrade di Lucca bolla la richiesta rivolta ai sindaci di Lucca e Capannori dal consigliere comunale di centrodestra Marco Martinelli per portare a compimento gli assi viari. Un’opera che il comitato giudica fuori dal tempo e in contrasto con le attuali criticità ambientali.

“Erano i primi anni duemila quando si facevano le prime rilevazioni di traffico – si legge in una nota del Comitato -. L’Italia non aveva ancora vinto i mondiali, la crisi non era ancora arrivata e la pandemia era lontana decenni. A quel tempo il traffico pesante, seppur modesto rispetto al resto d’Italia, per noi sembrava insostenibile. E allora si scriveva ‘servono gli assi viari, basta ai tir lungo la circonvallazione’. Quanti ricordi. Già a quel tempo c’era in ballo l’asse suburbano, ossia il secondo anello di circonvallazione progettato per allontanare il traffico pesante dalle Mura. Ma già allora veniva snobbato in favore della faraonica opera del futuro: l’asse viario”.

“Poi il mondo è cambiato, si è evoluto. Abbiamo attraversato una pesante crisi economica, molte aziende purtroppo hanno chiuso o delocalizzato all’estero. Così – prosegue la nota – anche molte ditte di autotrasporti hanno dovuto adeguarsi. Molte non ce l’hanno fatta, e la Piana ha visto ridurre il traffico pesante di pari passo con l’avanzare degli anni. In questi vent’anni ci siamo accorti che non potevamo più andare avanti così, che il pianeta era in crisi, che stavamo andando a grandi passi verso un baratro ecologico. E allora sono nati movimenti spontanei per promuovere un approccio green, i giovani sono scesi in piazza, convinti che qualcosa potesse cambiare realmente. Ed infatti le coscienze sono cambiate, quasi tutte evidentemente”.

“E poi è arrivato il Covid, a ricordarci che la vita, così come il pianeta, è una sola – si legge ancora nella nota -. A ricordarci che non abbiamo un piano B e che il territorio che abitiamo non è nostro, ma noi ne siamo i custodi ed abbiamo il dovere di salvaguardarlo per noi e per le generazioni che verranno. E dopo il Covid, anzi durante, è tornato il consigliere Martinelli, a ricordarci, in senso anacronistico, che dobbiamo cementificare la Piana con la nuova tangenziale. Altro che bici! E intanto l’asse suburbano rimane fermo dov’è, senza che nessuno ne parli, cambiando cassetto di tanto in tanto, senza mai vedere la luce. Con buona pace di coloro che vorrebbero allontanare il traffico dalle mura. Alla fine è bello che qualcuno rimanga fedele alle tradizioni”.