Buoni spesa per il covid19, Bindocci presenta interrogazione

Il consigliere M5S vuole sapere come sono stati distribuiti i fondi del governo a Lucca
“Quando si spendono soldi dei cittadini stanziati per i più deboli, riteniamo che debba esserci assoluta trasparenza e certezza che quei soldi siano finiti nelle tasche giuste”. Sono parole che il consigliere M5S di Lucca, Massimiliano Bindocci, utilizza in riferimento alla distribuzione dei buoni spesa per l’emergenza coronavirus.
“Nelle tasche di chi ne ha più bisogno e di chi ha patito causa Covid un danno maggiore. Nonostante diverse discussioni e buoni propositi a Lucca 470.000 si sono volatilizzate e non ci è riuscito di capire se sono stati seguiti criteri oggettivi o meno”.
Da questi presupposti Bindocci parte nel presentare l’interrogazione che ha presentato al riguardo per conoscere “quali sono stati i criteri e la loro quantificazione oggettiva per la valutazione delle istanze di buoni spesa” e “se esiste una graduatoria dei beneficiari dei buoni spesa sulla base di criteri oggettivi di valutazione e a quanto ammontano le richieste di buoni spesa non evase per mancanza di fondi; quali sono le organizzazioni del terzo settoreche hanno sottoscritto le convenzioni con il Comune di Lucca per la distribuzione dei “buoni spesa”e sulla base di quale criterio è stata distribuita loro la quota di 70.000 euro”. Nell’interrogazione Bindocci chiede anche “se è intenzione dell’amministrazione attivarsi, anche presso le autorità competenti,per procedere alla verifica dei requisiti dei soggetti che hanno ricevuto i buoni spesa”.