Bindocci (M5S): “Dal Comune un ambientalismo di facciata”

12 giugno 2020 | 14:57
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Bindocci (M5S): “Dal Comune un ambientalismo di facciata”

Il consigliere pentastellato: “Iniziative spot dell’amministrazione che ha responsabilità su cemento e inquinamento”

Ambiente, per il consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle di Lucca, Massimiliano Bindocci quello del Comune è un “ambientalismo di facciata”.

L’affermazione arriva dopo la presentazione del progetto di piantumazione di 3mila nuovi alberi in tre anni con l’associazione Talea.

Tremila nuovi alberi a Lucca: il progetto verde per ridurre le emissioni

“Quello del verde, della piantumazione di nuovi alberi – dice Bindocci – è uno dei temi cari al Movimento Cinque Stelle. Proprio su questo argomento abbiamo affrontato da tempo il tema, anche proponendo esempi di altre città dove sono stati lanciati progetti ambiziosi, ma necessari come i 10mila alberi previsti da Padova, di disciplina e regolamentazione del verde. Per questo presentammo già ad agosto 2019 una mozione-progetto dal titolo 1000 nuovi alberi all’anno che ponemmo alla democratica discussione negli organi preposti. Il testo passó dalla commissione consiliare senza riuscire a passare al consiglio comunale: adesso solleciteremo nuovamente”.

Prendere le nostre proposte e farle proprie – prosegue Bindocci – sembra una specialità del buon Raspini: i 1000 alberi all’anno che avevamo proposto in tre anni fanno proprio i 3mila alberi del progetto presentato da Talea. Noi crediamo che l’impegno alla piantumazione di alberi debba andare ben oltre i 3 anni spot, dovrebbe basarsi sulla normativa legata alle nascite e deve essere attuato nel quadro di una redazione ed attuazione del piano urbanistico del verde e del relativo regolamento. Il tema di un aumento del verde è fondamentale e va affrontato massicciamente e continuativamente, è uno dei mezzi principali che abbiamo a disposizione per combattere l’inquinamento ambientale che qui nella piana di Lucca raggiunge livelli altissimi, forse proprio perché negli anni precedenti queste amministrazioni non lo hanno considerato dovutamente”.

“Se L’assessore Raspini così attento ai temi ambientali, si fosse interessato per tempo all’argomento – conclude Bindocci – forse avremmo potuto avere già centinaia di alberi piantati e un piano urbanistico del verde con relativo regolamento. Questa giunta non può pretendere di lavarsi la coscienza ambientalista andando a qualche manifestazione o prendendo le idee agli altri. Purtroppo è una giunta che ha delle responsabilità sul cemento (si pensi a San Concordio, ed all’ex Manifattura) e sui problemi di inquinamento (si pensi all’aria ed alle falde ex Lazzi e ex Caserma Lorenzini). Per cui coerenza e correttezza, che l’ambientalismo di facciata non paga”.