Franchi: “Riparte la battaglia contro il 5G a Lucca”

14 giugno 2020 | 15:53
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Franchi: “Riparte la battaglia contro il 5G a Lucca”

L’ex sindacalista: “Ribadiamo la richiesta al sindaco di emettere un’ordinanza di probizione di installazione di ulteriori antenne”

No al 5G a Lucca. A dirlo è l’ex sindacalista Cgil, Umberto Franchi, fra i protagonisti della battaglia contro la novità tecnologica.

“Se il piano non viene fermato – dice – attraverso l’installazione di milioni di antenne la popolazione verrebbe irradiata fino a 61 volt per meto con una sommatoria multipla di radiofrequenze altamente cancerogene che verrebbero innalzate di 110 volte dalle attuale”.

“Cercano – spiega Franchi – di bollirci con un cambiamento che si effettua in maniera sufficientemente lenta e sfugge alla coscienza e non suscita nella maggioranza del popolo nessuna reazione, nessuna opposizione, nessuna rivolta. A Lucca però oltre 130 cittadini, tra cui il sottoscritto, tramite il Comitato contro il 5G, sin dal mese di novembre, ha chiesto la cessazione dell’installazione di antenne per il 5G e richiesto un incontro con l’amministrazione per illustrare le ragioni del dissenso. Ma ad oggi non abbiamo ottenuto alcuna risposta, nulla si muove e a differenza degli oltre 500 comuni italiani che hanno approvato mozioni contro l’applicazione dei 5G ed i circa 380 sindaci hanno emesso ordinanze che proibiscono l’istallazione di antenne a Lucca hanno fatto orecchie da mercante e Lucca è addirittura una delle tre città europee sperimentali del 5G”.

“Sabato 20 giugno – spiega Franchi – l’alleanza Italiana Stop 5G promuove una giornata nazionale di mobilitazione unitaria per denunciare la pericolosa deriva contenuta nel documento di Vittorio Colao “Iniziative per il rilancio dell’economia”. Al ministero della salute sono già arrivate 340mila firme di cittadini che chiedono una moratoria nazionale sul 5G al fine di tutelare la salute pubblica e di sospendere immediatamente qualsiasi forma di sperimentazione in attesa della produzione di evidenza scientifiche indipendenti sull’impatto ambientale ed i gravi danni per la salute. Ribadiamo la richiesta al sindaco di Lucca di emettere un’ordinanza di probizione di installazione di ulteriori antenne, come hanno già fatto altri centinaia di sindaci in vari comuni e aderiamo alla giornata di mobilitazione del 20 giugno con la nostra presenza nelle città dove verranno promosse manifestazioni”.