Il commercio in crisi |
Politica
/
ZZ 1 - Newsletter
/

Buchignani (Fdi): “Saldi estivi, va riportato a luglio il via”

17 giugno 2020 | 14:58
Share0
Buchignani (Fdi): “Saldi estivi, va riportato a luglio il via”

Il responsabile del dipartimento commercio chiede alla Regione di rivedere il calendario

La decisione della giunta regionale di posticipare i saldi estivi al 1 agosto è da rivedere. Lo afferma Nicola Buchignani, vice responsabile regionale del dipartimento rapporti con il commercio di Fratelli d’Italia.

“Come dimostrano i dati emersi nel primo mese successivo alla riapertura dopo il lungo lockdown – afferma -, le vendite al dettaglio stanno subendo una preoccupante crisi, prevalentemente scaturita da una ancora presente preoccupazione di rischio sanitario nelle persone che limitano le stesse ad uscite molto calmierate,  oltre ad una grave crisi economica ed occupazionale che ha ridotto le possibilità di spesa delle famiglie. E’ evidente che tutto ciò porti il commercio al dettaglio a subire una grossa crisi che rischia di incancrenirsi con il passare dei mesi, e mettendo a rischio di chiusura molte attività imprenditoriali, con una conseguente crisi occupazionale”.

“Per questo motivo – aggiunge – ribadisco la nostra richiesta alla giunta regionale di ripensare alla decisione e di ripristinare la data di inizio saldi ai primi giorni del mese di luglio, così come accade da anni. Sicuramente è dato oggettivo – prosegue – che con i saldi aumenti la volontà di un acquirente di recarsi con più voglia a fare acquisti, di sicuro aumenterebbero i flussi di persone in giro per negozi a cercare di concludere un buon affare, e sicuramente si darebbe un po’ di respiro ad una categoria intera, oggi veramente sofferente. Si eviterebbero altresì i furbetti dei saldi nascosti che in modo abusivo fanno attività concorrenziale irregolare, non rispettosi delle linee guida regionali e soprattutto degli altri colleghi esercenti. Concludo con il ringraziamento a tutti gli esercenti che con grande spirito imprenditoriale stanno combattendo con le proprie armi, frutto di passione, lavoro e voglia di combattere, sono stati mesi difficili e lo saranno anche quelli a divenire: chiediamo pertanto con forza alle istituzioni locali, regionali e nazionali di salvaguardare il nostro lavoro e le nostre occupazioni”.