Manifattura sud, entro il 10 di agosto la valutazione di fattibilità e interesse pubblico del progetto Coima-Fondazione Crl

23 giugno 2020 | 21:40
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Manifattura sud, entro il 10 di agosto la valutazione di fattibilità e interesse pubblico del progetto Coima-Fondazione Crl

Nuovo dibattito in commissione controllo e garanzia. Il dirigente Angeli: “Sarà il primo passo, non vorrà dire ok all’intervento”. Concorso polizia municipale: tutti i dati

Entro il prossimo 10 di agosto, salvo proroghe, dovrebbe arrivare in consiglio comunale il procedimento che porterà alla valutazione sulla fattibilità e sull’interesse pubblico della proposta di project financing presentata da Coima e Fondazione Cassa di Risparmio per l’area sud della manifattura tabacchi.

In una commissione controllo e garanzia che si è protratta a lungo questo è l’unico elemento di rilievo emerso circa il progetto che tanto sta facendo discutere la città e che è già stato protagonista di un infuocato consiglio comunale.

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Oggi (23 giugno) maggioranza e opposizione hanno sostanzialmente ribadito le reciproche posizioni. Per Remo Santini, Marco Martinelli, Fabio Barsanti e Massimiliano Bindocci da parte del Comune c’è poca trasparenza e mancherebbe la volontà di presentare al Consiglio il progetto presentato dai privati nel dettaglio, per poterlo valutare a fondo. Per la maggioranza il procedimento non è ancora ‘maturo’ per essere affrontato in assise, non essendo incardinabile in una delibera o in una progettazione ufficiale ed essendo, in alcune delle sue parti, eventualmente emulabile da altri soggetti privati che fossero interessati all’area e quindi, in qualche modo, da tutelare.

Posizioni inconciliabili e, ancora una volta, a dirimere alcune questioni, così come era stato in Consiglio, è il dirigente Graziano Angeli. Che oltre che dare la tempistica spiega: “L’approdo in consiglio comunale per la valutazione sulla fattibilità e l’interesse pubblico della proposta non significa che si va ad approvare il progetto – dice – ma solo che si ritiene possibile inserirlo nella programmazione del Comune. Il progetto di appartamenti e negozi di cui tanto si parla? In quello che è stato protocollato non ce n’è traccia”.

L’altro elemento che emerge e da cui è partita la commissione è che fra Comune e Coima sarebbero state scambiate 4 missive, che verranno messe a disposizione dei consiglieri per la valutazione del loro contenuto, sempre in ottica di ‘trasparenza”.

“Il dibattito sul tema – ha chiosato il presidente della commissione, Remo Santini – deve svilupparsi a mio parere liberamente e senza ombre. Come consiglieri vogliamo conoscere nel dettaglio il progetto che è stato presentato in una conferenza stampa che non parla solo di piazze coperte e parcheggi ma anche di appartamenti e negozi. E su quello confrontarci”. D’accordo anche gli altri consiglieri di opposizione, che ribadiscono la richiesta di vederci chiaro.

La prima parte della commissione aveva affrontato, invece, il tema del consorso intercomunale per 19 agenti di polizia municipale. Ad esporre la procedura l’assessore Francesco Raspini e il comandante della polizia municipale, Maurizio Prina.

“Il concorso riguardava l’assunzione – ha ricordato Prina – di 19 agenti di polizia municipale e precisamente 12 a Lucca, 6 a Viareggio, 2 a Massarosa e uno a Stazzema. Di qui il bando di concorso. Il primo step ha riguardato i quiz preselettivi e ha visto1370 candidati. Da questo sono state selezionate 155 persone, per la presenza di cinque ex aequo, ammesse alle prove fisiche e alla priva orale che si è tenuta nei primi giorni di marzo. Sono risultati idonei in 44, che sono entrati in graduatoria. A scorrimento i candidati hanno potuto scegliere la loro destinazione. I primi dieci sono entrati in servizio a Lucca dal 4 di maggio, uno dall’1 di giugno e uno all’1 di luglio. Analoghe situazioni a Viareggio e a Stazzema mentre a Massarosa pare che ci siano dei problemi per il dissesto. La graduatoria potrà essere utilizzata a scorrimento per i 4 Comuni”.

I dubbi dei commissari hanno riguardato in parte la procedura (in particolare l’eventuale presenza di requisiti per non effettuare la preselezione, esclusi sia dall’assessore Raspini sia dalla funzionaria) e in parte la presenza fra i selezionati di un nome ‘noto’. Per la privacy quella parte della commissione si è svolta in modalità non in streaming su You Tube.