Piano scuola, Vizzini (Misto): “Pochi soldi e tanti problemi per docenti e istituti”

24 giugno 2020 | 11:12
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Piano scuola, Vizzini (Misto): “Pochi soldi e tanti problemi per docenti e istituti”

Il commento dell’onorevole sul testo approdato in parlamento

Nel Piano scuola pochi soldi e tanti problemi per docenti e istituti”. Così l’onorevole Gloria Vizzini del gruppo misto, membro della commissione affari sociali interviene sul testo governativo in merito alle modalità di ripartenza della didattica a settembre.

“Il Piano scuola, atteso da settimane, e arrivato in colpevole ritardo solo a fine giugno,  è un testo che smentisce se stesso riga dopo riga – spiega Vizzini -. Prima di tutto, e più volte, si fa riferimento all’autonomia degli istituti scolastici nell’organizzazione delle classi e del loro lavoro quotidiano, poi però tutto il castello di carte cade quando vengono utilizzate formule quali: suddivisione delle classi, didattica a distanza, aggregazione di diverse discipline e delle classi anche di anni diversi, estensione degli orari scolastici e formazione (non si sa in che termini) dei docenti. Cosa manca invece? Tutto quello che ci si aspettava venisse esplicitato: incremento degli spazi, fondi straordinari per gli istituti e aumento del personale docente”.

“Gli studenti e la scuola non sono stati certamente la priorità del governo negli ultimi mesi ma, da quanto prodotto nel Piano scuola per l’anno scolastico 2020/21, sembra che un diritto sacrosanto e fondamentale come quello dell’istruzione passi sempre in secondo piano rispetto a logiche economiche e al diritto alla salute che, se è stato correttamente salvaguardato con l’esplosione dell’epidemia in primavera, non può non essere riconsiderato ora che l’emergenza covid19 è in ritirata – conclude Vizzini –. Perché deve essere solo la scuola a pagare lo scotto della prudenza esasperata in un Paese dove riaprono discoteche, bar, ristoranti, sale da ballo e palestre? Spero che il Governo cambi questa impostazione nel più breve tempo possibile; settembre è alle porte e il Piano scuola ha ampliato le tante incertezze”.