San Concordio, SiAmo Lucca: “L’amministrazione calpesta i diritti dei cittadini”

24 luglio 2020 | 16:01
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San Concordio, SiAmo Lucca: “L’amministrazione calpesta i diritti dei cittadini”

Così i consiglieri comunali della lista civica intervengono sulla vicenda del parcheggio alla Montagnola

La giunta Tambellini si riempie la bocca di rispetto dell’ambiente poi taglia gli alberi per far posto a un parcheggio“.  Così, sulla vicenda di San Concordio, intervengono anche i consiglieri di SiamoLucca Serena Borselli, Cristina Consani, Alessandro Di Vito, Remo Santini e Enrico Torrini.

“Ci vergogniamo di questa amministrazione comunale, che calpesta continuamente i diritti dei cittadini e li offende sistematicamente. Quando accadono queste cose ci vergogniamo per loro, seppure il nostro sia un ruolo di opposizione che non condivide ma anzi combatte certe scelte.  La vicenda di San Concordio per SìAmoLucca è motivo di un nuovo, grande e insopportabile imbarazzo. Come il parcheggio alla Montagnola, che cancellerà il verde con una galleria di acciaio alta 4 metri. Interventi legati ai finanziamenti per i Quartieri social, con altri parchi già sostituiti da cemento e piste ciclabili che sembrano più piste di aeroporto, impraticabili e monche. Soldi che siccome sono stati ottenuti e quindi vanno spesi, non importa come, basta fare qualcosa anche se è deleterio per il territorio”.

La lista civica esprime così solidarietà alle persone denunciate mentre tentavano di bloccare i tagli dei giganti cedri del Libano, in particolare a Clara Mei da sempre alla guida delle battaglie ecologiste di quella zona. “Ci siamo sgolati in consiglio comunale, convocando anche di straordinari, per chiedere al Comune di tornare indietro, rimanendo inascoltati – spiegano i cinque consiglieri comunali -. Ci è stato risposto che erano stati approntati dei correttivi, che si sarebbero ascoltati i residenti e i comitati. Invece è stata la solita farsa.  Ci sono tanti esempi in Italia di progetti in cui le nuove opere si integrano bene con quanto già esistente. Un nuovo albero che si pianta, poi, non fornisce  gli stessi benefici di uno  adulto, anche se la filosofia della ripiantumazione la sosteniamo da sempre. Per salvare i cedri bastava spostare il marciapiede di 80 centimetri, ma forse davano fastidio alla rete 5g? O a cos’altro? Incommentabile poi l’atteggiamento del sindaco, che ha cominciato a inveire con i manifestanti non appena arrivato sul posto. Lui e la sua amministrazione hanno toccato il fondo non solo nel gradimento, ma anche negli atteggiamenti. E’ ora di voltare pagina”.