Baccini e Colucci: “Manifattura sud, affidarsi ai privati o demolire tutto”

Gli esponenti di Italia Viva e Riformisti Toscani: “L’amministrazione Tambellini ha già dato prova di non saper gestire i fondi per l’area nord”
Manifattura sud? Per Alberto Baccini di Italia Viva e Francesco Colucci dei Riformisti Toscani le soluzioni sono due: affidare un progetto ai privati o abbattere tutto realizzando piazza e parcheggio.
E’ quanto spiegano i due esponenti politici intervenendo nuovamente dopo il dibattito in consiglio comunale: “La giunta Favilla di centro-destra presentò un progetto complessivo sui fondi Piusse ottenne un cospicuo finanziamento – si legge in una nota -, circa 50 milioni per ristrutturare tutta la zona sud del centro storico. La successiva Giunta Tambellini di centro sinistra modificò i progetti di intervento, rinunciando ad una parte dei fondi pubblici per dedicarsi, con scarsa fortuna invero, alla sola ristrutturazione della parte nord della Manifattura, cioè gli edifici maggior di valore storico. Gli appalti di questi lavori fatti anni fa sono rimasti incompiuti e tali rimarranno per anni, per sfortuna o incapacità nel gestirli”.
“Quando – aggiungono – nel futuro consiglio comunale di Lucca vi saranno molti baldi giovani di Italia Viva speriamo chiedano una commissione consiliare per ricostruire tutta la vicenda dei fondi Piuss strettamente legata con il nuovo ospedale di Lucca, per conoscere la verità su uno dei fatti più misteriosi di Lucca. Considerato che i fondi pubblici sono stati poco e male impiegati nella parte Nord, per la parte Sud, rimangono solo due soluzioni realistiche: trovare dei privati che vogliano investire per ristrutturare edifici cadenti e di nessun interesse storico o abbatterli, come del resto già fatto in passato, con gli edifici espropriati e tra l’altro abitati, esistenti la dove ora via è la piazza e il parcheggio Cittadella”.
“Abbattere tutto per realizzare ampi spazi verdi e il raddoppio del parcheggio – spiegano – è una ipotesi da valutare che diventerà a breve obbligatoria quando gli edifici cadenti diventeranno pericolosi. Se scegliamo il restauro degli edifici esistenti dobbiamo fidarci della Fondazione CrLucca, che siamo noi cittadini di Lucca, perché la Fondazione è di tutti noi, amministrata per noi da uomini “probi” che si autoalimentano per cooptazione. Questi amministratori li riteniamo non probi? Allora dobbiamo aprire una discussione su tutta nostra Fondazione. Se no quale migliore garanzia di lavori ben fatti e nell’interesse generale di Lucca se affidati alla Fondazione? Che ha dato ampia dimostrazione di serietà negli importantissimi restauri fatti fino ad ora. Per cui usciamo dalle ammuine ed iniziamo a discutere nel merito il progetto. Al sindaco Tambellini che rivendica la sua riconosciuta trasparenza su questa vicenda ricordiamo le parole del presidente Mattarella ai magistrati: non è sufficiente essere imparziali, dovete anche sembrare imparziali. E su questa vicenda al giunta è sembrata reticente e ossessionata dal tenere nascosto un progetto che la Fondazione aveva pubblicamente presentato mesi fa. L’inconsistente opposizione di centro-destra dedita ancora alle piazzate ormai patrimonio residuo solo di un penoso Salvini, non è capace di affrontare un serio dibattito nel concreto e si crogiola in inutili tronfie parole d’ordine di nessuna utilità. Finiamola con le ammuine e iniziamo a discutere con progetti e plastici alla mano la proposta reale della Fondazione CrLucca”.