Capienza dei treni e coronavirus, i sindacati incalzano la Regione

Le sigle: “Firenze faccia chiarezza dopo l’ordinanza del ministero della salute”
Le scriventi segreterie regionali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti chiedono alla Regione Toscana un chiarimento in merito alla questione distanziamento sociale sui mezzi di trasporto collettivi.
Una recente ordinanza regionale infatti ripristina la capienza dei mezzi di trasporto che circola sul nostro territorio al 100 per cento dei passeggeri. In contrasto rispetto a questa ordinanza, proprio ieri (2 agosto)il Ministro della Sanità delibera il ripristino del distanziamento sociale sui mezzi di trasporto collettivi: “Una recente ordinanza regionale infatti – dicono – ripristina la capienza dei mezzi di trasporto che circola sul nostro territorio al 100 per 100 dei passeggeri. In contrasto rispetto a questa ordinanza proprio ieri il Ministro della Sanità delibera il ripristino del distanziamento sociale sui mezzi di trasporto collettivi. Noi non abbiamo nessuna competenza che ci permetta di stabilire se il distanziamento sociale sia ancora necessario o meno, ma riteniamo sufficiente la decisione presa dal ministro della Salute e chiediamo che in seguito a questa si adeguino anche le decisioni della Regione”.
“Riteniamo che qualunque decisione debba prendersi nel rispetto della salute di chi lavora e di chi utilizza
i mezzi di trasporto pubblico locale avendo cura di non comprometterne mai la sicurezza delle donne e
degli uomini che su quei mezzi si trovano – affermano -. In questi mesi difficili , infatti, il settore del trasporto delle persone non si è mai fermato e noi abbiamo messo in campo tutte le iniziative utili a tutelare i lavoratori che lo hanno permesso. Questo settore ha anche subito ricadute gravissime sia in termini di numero di viaggiatori che di incassi da traffico, che potrebbero solo peggiorare a causa di una incertezza rispetto alle condizioni con le quali si viaggia in Toscana”.
A nostro avviso bisogna incentivare le persone ad utilizzare mezzi pubblici, che ancora oggi vengono
utilizzati in maniera molto ridotta rispetto agli stessi mesi degli anni scorsi, ma lo strumento non può
essere un quadro normativo frammentato, contraddittorio o addirittura incerto. Pertanto, chiediamo chiarezza in merito all’accesso a mezzi di trasporto tutti che circolano all’interno della nostra regione e chiediamo di aprire una discussione che metta al centro la ripartenza alquanto incerta che ci attende dal mese di settembre, discussione che tenga insieme risorse, riprogrammazione, riapertura delle scuole, traffico pendolari avendo cura di partire sempre dalla sicurezza dei lavoratori e dei passeggeri”, concludono Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti.