Niente Imu per le case dei ricoverati in Rsa, ma sul bilancio è scontro in commissione

Per l’opposizione le aliquote restano troppo alte. Conti in ordine con l’assestamento di bilancio, ma si teme la ricaduta sul 2021
Scontro tra maggioranza e opposizione nella commissione bilancio che si è riunita stamani (5 agosto) per via telematica.
Presenti la presidente Chiara Martini, i consiglieri Jacopo Massagli, Roberto Guidotti, Enrico Torrini, Marco Martinelli, Silvia Del Greco, l’assessore Giovanni Lemucchi, la funzionaria del servizio finanziario Ilaria Lucchesi e Cristina Buralli dell’ufficio entrate.
All’ordine del giorno la pratica relativa all’approvazione del regolamento della nuova Imu e l’approvazione delle aliquote del 2020 sempre per la nuova Imu. Rispetto al passato non ci sono cambiamenti significativi, solo una differenza sull’equiparazione della prima casa nel caso di anziani ricoverati. Altro argomento importante e che ha creato notevole discussione tra maggioranza e opposizione è la discussione sulla pratica per la salvaguardia degli equilibri di bilancio e assestamento di bilancio, fondamentale perché recepisce le misure della manovra Lucca riparte.
“Niente è cambiato a parte la facoltà di equiparare le case di proprietà delle persone che sono ricoverate in Rsa alla prima casa, esonerandole dal pagamento dell’Imu – spiega l’assessore con delega al bilancio Giovanni Lemucchi – La stessa discussione era già avvenuta a dicembre e ad oggi, con quello che è successo in questi mesi, il governo ha deciso di cambiare la normativa, ma sostanzialmente le cose rimangono le stesse”.
“La nuova Imu porta a cambiamenti più formali che sostanziali, rimangono i presupposti positivi, gli stessi soggetti attivi, gli stessi soggetti passivi e la base imponibile – aggiunge Cristina Buralli responsabile dell’ufficio contributi finanziari del comune di Lucca – Le novità sono appunto l’assimilazione della abitazioni di anziani e disabili a quelle principali, che non potendo abitare più nelle loro case e avendo trasferito la residenza in dei centri specializzati, perderebbero l’esenzione alla tassa sulla prima casa. Per il resto non cambia nulla”.
Il consigliere di opposizione Marco Martinelli sottolinea un aspetto relativo alle aliquote presentate dall’amministrazione comunale: “Volevo la conferma del fatto – dice – le aliquote Imu previste dal comune di Lucca sono ai livelli massimi consentiti dalla legge”.
“Non sono ai livelli massimi – spiega la dottoressa Buralli – Per alcune fattispecie abbiamo inserito una differenziazione delle aliquote che arrivano fino a livello base. Leggo l’allegato dello schema di approvazione delle aliquote:
aliquota 1,06 per tutti gli immobili, le aree fabbricabili, i fabbricati e i terreni, che è al livello massimo consentito. Questa prima aliquota di carattere generale ha all’interno delle fattispecie in cui sono previste aliquote che si abbassano fino a livelli minimi, per alcune categorie. Queste sono differenziazioni poste all’interno della categorie di immobili scelti dal comune e sono comunque le stesse che erano state scelte a dicembre”.
“È confermato che comunque le aliquote sono ai massimi livelli e ci sono differenziazioni solo per singole categorie – sottolinea Martinelli – Voglio far presente inoltre, che non è accettabile un comportamento in cui si limita la parola ai consiglieri, dicendo che il tempo è breve quando si richiede una riunione di urgenza su delle pratiche che vengono presentate solo oggi, quando giovedì la pratica va direttamente al consiglio comunale. Si tratta di una limitazione quasi a livello dittatoriale”.
“Vorrei che fosse evidenziata questa cosa, anche per una maggiore trasparenza nei riguardi dei cittadini interessati – prosegue Martinelli – Per le seconde case e per gli immobili destinati agli affitti di carattere commerciale, che sono le categorie che interessano maggiormente i lucchesi, le aliquote sono ai massimi livelli consentiti”.
Sulla velocità dell’approvazione delle scelte dell’amministrazione è dello stesso parere anche il consigliere di SiamoLucca Enrico Torrini: “Condivido il pensiero del Martinelli sulla tempistica con cui sono state prese queste decisioni, ma è un modus operandi condiviso da molte commissioni. Lo trovo anche una scelta strategica che porta ad una limitazione del ruolo del consigliere comunale”.
“Ripeto che sono le stesse aliquote dello scorso dicembre – dice la dottoressa Buralli – Non ci sono cambiamenti. Avremmo potuto inserire un altra aliquota per altre piccole categorie ma non è stato fatto. Il resto era stato discusso a suo tempo”.
Nella successiva votazione delle pratiche sul regolamento della nuova Imu e sulle aliquote, la mozione è approvata con quattro voti favorevoli e due contrari di Martinelli e Torrini.
La commissione passa a questo punto alla discussione della pratica sulla salvaguardia degli equilibri degli enti locali e assestamento generale del bilancio. Un questione molto delicata dato che in questi mesi i bilanci comunali previsti per il 2020 sono saltati a causa dell’emergenza Covid. Per far fronte ai molti problemi generati, il Comune ha messo in campo diversi aiuti ed è previsto quindi uno scostamento del bilancio significativo.
“Con tutto quello che è successo in questi mesi del 2020, possiamo dire di essere riusciti a contenere gli effetti negativi sul bilancio – dice l’assessore Giovanni Lemucchi – Con questa manovra andiamo a coprire le diverse esigenze e questo anche grazie al contributo statale che ha consentito interventi importanti. Sul sociale sono stati investiti 1,2 milioni di euro, abbiamo fatto investimenti significativi sulla scuola, sulla sanificazione, sulla cultura con 170mila euro per far ripartire alcune manifestazioni cittadine, sulle strutture informatiche dell’ente per delle necessità relative al lavoro agile, che non erano previste, per un totale di 200 mila euro”.
“Tutti i capitoli che sono stati toccati dall’emergenza Covid, sono stati rimpinguati come da richieste pervenute – prosegue – La parte corrente la chiudiamo con una riflesso positivo del 2020 di 7 milioni e 200 mila euro provenienti dai contributi statali, e quello delle banche di 2 milioni e 900 mila euro. Senza quindi intaccare l’avanzo di amministrazione, che ricordo si è chiuso con un dato positivo di 7 milioni e 400 mila euro e senza mettere troppo mano ai dividendi della holding. Abbiamo deciso comunque di non liquidare tutti i dividendi, ma di mantenere congelati 4 milioni per il 2021 che sarà un anno molto critico per il bilancio. Negli investimenti dobbiamo registrare riduzioni di introiti per circa 700 mila euro che andiamo a coprire con quella piccola parte dei dividendi della holding. Siamo riusciti comunque a chiudere in maniera soddisfacente il bilancio considerando anche le risorse investite”.
Il consigliere di opposizione Enrico Torrini vuole mettere in evidenza un aspetto relativo alle mancate entrate che potrebbe essere corrette in positivo con la riapertura degli uffici di edilizia privata: “Ho sentito parlare di minori introiti derivanti dalla sospensione dei permessi a costruire, chiedo pertanto la riapertura immediata degli uffici di edilizia privata in modo che si incrementino gli introiti il prima possibile, perché adesso questa situazione, non solo blocca le compravendite, ma blocca tutto il settore edilizio e l’indotto che è ricavabile da questo. Troviamo delle soluzioni, io sono a disposizione”.
La funzionaria del servizio finanziario Ilaria Lucchesi elenca tutte le voci di spesa presenti nel bilancio partendo dai contributi versati dal governo pari a 7 milioni e 400 mila euro, una cifra molto rilevante, ma che in sede di rendiconto del bilancio del 2020 potrebbe dover essere restituita in parte a seconda se la chiusura risulterà meno bassa delle aspettative.
“Questi contributi del governo ci hanno consentito di coprire parte delle spese relative all’emergenza – spiega l’assessore Lemucchi – La cifra elargita è stata più alta delle aspettative, noi ci aspettavamo un contributo che di 4 milioni circa, questa buona notizia ha fatto si che i nostri interventi fossero più significativi. I mancati introiti per l’anno 2020 sono però stimati intorno ai 14 milioni, questo avrà una grossa ripercussione, non tanto quest’anno, ma nel bilancio del prossimo 2021. Fino a fine anno però non possiamo sapere quanto ammonterà questo disavanzo e possiamo per adesso soltanto stimarlo”.
“Ad esempio all’interno del settore holding – prosegue – ci sono società che avranno delle ripercussioni negative in questo 2020, penso a Lucca Crea ad esempio, ci saranno delle perdite e non possiamo prevedere un bilancio societario identico a quello del 2019”.
Il consigliere di opposizione Marco Martinelli prende la parola per chiarire alcuni aspetti secondo lui importanti nella discussione: “Vorrei che ai cittadini fosse chiarito il fatto che di fronte agli aiuti recepiti dallo Stato e ai mancati introiti esiste un gap che non è colmato tra le due cifre”.
“È corretto prevedere alle necessità – spiega critico Enrico Torrini – giuste le difficoltà incontrate in questi mesi di emergenza, ma bisognerebbe agire in prevenzione e usare tutti quegli strumenti che abbiamo a disposizione in modo da scongiurare o limitare i danni, stimolando crescita e consumi”.
La pratica va in votazione e ottiene anche in questo caso il parere positivo con quattro voti favorevoli e due contrari dei consiglieri di opposizione Martinelli e Torrini.