Simoni (Fdi): “Rifiuti, largo ad aziende virtuose”

9 agosto 2020 | 09:53
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Simoni (Fdi): “Rifiuti, largo ad aziende virtuose”

Il candidato al consiglio regionale: “Il piano regionale è completamente da rivedere”

“Il piano di gestione dei rifiuti della Toscana deve essere completamente rivisto nell’ottica di una valorizzazione delle aziende virtuose”. Ne è convinto il candidato alle elezioni regionali con Fratelli d’Italia Massimiliano Simoni, che torna a ribadire la sua posizione contraria “ad un sistema – spiega – che prevede un uso esasperato delle discariche e condizionato dalla logica di spartizione delle poltrone. Tutto questo a discapito della salute dei cittadini, che è prioritaria, ma anche dell’ambiente e dell’economia del nostro territorio”.

“Da un’analisi seria e approfondita – prosegue il candidato al consiglio regionale – emergono falle evidenti nel funzionamento dell’intero apparato di gestione. A partire, per esempio, dal fatto che le cartiere del nostro territorio sono costrette a sostenere costi onerosi per l’attività di smaltimento dei residui di lavorazione. Non è giusto che a farne le spese siano proprio coloro che danno un contributo importante all’economia circolare della nostra regione e che quindi, al contrario, dovrebbero essere premiati. È con le aziende virtuose che la politica deve fare rete e io mi impegnerò in prima persona perché le loro esigenze non rimangano inascoltate e che anzi siano tenute in larga considerazione al tavolo delle trattative. Cosa che oggi non può accadere dal momento che la Regione, a guida Pd, non ha la forza per imporsi su società ai cui vertici siedono spesso soggetti appartenenti alla sfera dello stesso Partito Democratico”.

“Apprendo con piacere – sottolinea Simoni – che la candidata a governatore della Toscana Susanna Ceccardi ha espresso, nei giorni scorsi, la volontà di rivedere completamente questo piano di gestione dei rifiuti attualmente contaminato da una governance delle compensazioni politiche e che voglia puntare al suo superamento nell’ottica del progresso e non della salvaguardia dell’esistente. Il contrario – sostiene in conclusione il candidato di Fdi – di quanto sta facendo oggi la Regione Toscana: non si parla mai di produttività o di progettualità con la sola volontà di generare caos nonché un ulteriore rallentamento della nostra economia”.