Amministratori e professionisti, Toscana Civica lancia la lista: “DifendiAmo Lucca”

In corsa due esponenti di Siamo Lucca e rappresentanti del mondo delle professioni e dell’imprenditoria
E’ partita la campagna elettorale di Toscana Civica per il cambiamento, la lista che sostiene Susanna Ceccardi presidente e che in provincia di Lucca vedrà come capolista Alessando Di Vito, consigliere comunale di SìAmoLucca e medico del pronto soccorso in prima linea per il Covid-19, e con lui Claudia Salas Lazzari, vicepresidente dei giovani imprenditori di Confcommercio ed esponente della commissione Pari Opportunità del Comune di Lucca; il professor Mario Di Fiorino, primario di Psichiatria dell’ospedale Versilia; Maria Nuti, residente a Capannori, madre di due figli e in prima linea da anni sui temi della disabilità; Simone Simonini di Molazzana, consulente assicurativo ex consigliere comunale e provinciale dal 2014 al 2019 nonché candidato sindaco lo scorso anno a Barga; Sonia Remafedi, residente nel Compitese, a lungo responsabile professionale Formazione di Base dell’Asl ed ex direttrice della Scuola Infermieri; Massimo Fagnani, medico chirurgo odontoiatra o chirurgo odontoiatra lucchese, in attività dal 1989, presidente della Commissione Odontoiatri dell’Ordine dei Medici della provincia di Lucca e Marcella Grabau, che si occupa di ricerca e sviluppo personale ed è una storica volontaria lucchese in difesa dei diritti degli animali.
Scelto lo slogan, ovvero DifendiAmo Lucca, che poi verrà declinato nei territori della Piana, della Valle del Serchio, della Garfagnana e della Versilia: si tratta di una parola che riassume il programma elettorale, la cui presentazione è prevista la prossima settimana e toccherà i temi della sanità e dello sviluppo, occupazione, infrastrutture, rilancio turistico ed economico. “DifendiAmo perché c’è bisogno di difendere tutti insieme il ruolo di una provincia di Lucca che torni protagonista nelle politiche della Regione e amarla davvero al di là degli interessi politici – spiega la lista – e per evitare che venga relegata agli ultimi posti nell’attenzione che l’ente toscano rivolge ai territori, come accaduto negli ultimi decenni”.