Sinistra civica ecologista, Grossi e Sarti firmano il patto per le donne

Il documento siglato sulla panchina rossa di piazza San Salvatore
I due candidati di Sinistra Civica Ecologista, Daniela Grossi ed Andrea Sarti, hanno scelto un luogo altamente simbolico per sottoscrivere Il patto per le donne promosso dagli Stati generali delle donne: la panchina rossa di Piazza del Salvatore.
“Riteniamo infatti – dichiarano i due candidati al Consiglio regionale – che la parità non possa prescindere da contrasto alla violenza di genere, e il contrasto alla violenza di genere non si possa pienamente realizzare senza una completa parità tra uomini e donne: alla base di entrambi c’è il rispetto, valore fondante del vivere civile, rispetto della libertà e delle persone, per la piena realizzazione di se stessi. Raggiungere questi obiettivi significa anche eliminare il gap salariale e professionale, considerare la maternità non un ostacolo alla realizzazione professionale, ma una scelta consapevole, significa non relegare le donne ai compiti di cura, ma fornire servizi a supporto. Ma questi obiettivi – sottolineano Andrea Sarti e Daniela Grossi- si possono e devono raggiungere insieme, uomini e donne, di tutte le generazioni, nessuna esclusa”.


Daniela Grossi, che da sempre si occupa di pari opportunità e politiche di genere, sottoscrive il patto in cui “ritrova molte delle battaglie che ha personalmente portato avanti e sostenuto in questi anni ed ha proposto ad Andrea di farlo incontrandosi alla panchina rossa come atto ulteriore di impegno in particolare verso tutte le donne che hanno subito e subiscono violenza, specie quella silenziosa e domestica, perché finalmente si possa mettere la parola fine a questo crimine, che uccide fisicamente e psicologicamente le donne, ma anche chi, soprattutto i bambini, è spettatore silent”e.
Andrea Sarti, un giovane che sta completando gli studi in giurisprudenza, crede che “i padri e le madri costituenti pur essendosi formati in un clima culturale molto diverso, avessero ben chiaro che l’obiettivo delle pari opportunità dovesse caratterizzare profondamente la nostra democrazia, tanto da dedicargli l’art 3 della Carta Costituente e proprio citando il secondo comma di quell’articolo ricorda che è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.