Turismo, Tambellini: “Fatto molto perché Lucca reggesse il colpo covid”

Il sindaco commenta un servizio pubblicato sul Venerdì
Il turismo a Lucca? Ha retto nonostante l’onda d’urto del coronavirus. E’ quanto si sostiene in un servizio pubblicato oggi sul Venerdì di Repubblica che ha voluto commentare il sindaco Alessandro Tambellini: “Abbiamo fatto molto per consentire alla nostra città di potersi riprendere dopo il periodo di chiusura totale. È stato programmato ad esempio un ciclo di attività culturali estive che rendessero ulteriormente attrattiva la città oltre che per la sua valenza monumentale”.
“Questo risvolto positivo locale, non lenisce la preoccuopazione per i gravi danni sofferti dall’Italia a livello nazionale – prosegue il sindaco -. Ciò che il settimanale ha rilevato deve far riflettere sulle scelte che debbono indirizzare il nostro futuro. La città italiana è il frutto della connnessione di più funzioni. Vive se riesce a mantenere un equilibrio fra residenzialità, funzioni pubbliche e private, commercio, artigianato, turismo cultura e spettacolo, ossia se la comunità locale, nelle sue molteplici articolazioni, sente proria e vive la città, ed è in grado di presentarla come fortemente sua ai visitatori. Se solo uno di questi elementi prende il sopravvento a scapito degli altri, la città italiana si ammala e rischia di perdere identità, divenendo qualcosa di diverso dalla sua storia. Gli amministratori hanno strumenti limitati per contrastare le derive del turismo di massa e lo svuotamento dei centri storici, in cui le abitazioni divengono progressivamente preda di grandi gruppi immobiliari. Serve un quadro normativo nazionale, serve la regolazione dello Stato, perchè la nuova economia che sfrutta i mezzi della globalizzazione, anche per l’affitto di residenze con mezzi propri, non crei nuovi monopolisti che razziano il nostro territorio, costringendo i residenti fuori dai centri storici e snaturando il nostro modo di vivere”.