Ex Manifattura, Toscana a sinistra: “Rinconvertire l’area a uso pubblico creando servizi per i giovani”

I candidati e delle candidate della circoscrizione di Lucca contro il progetto Coima
“Riconvertire a uso pubblico l’area dell’ex Manifattura tabacchi di Lucca realizzando un polo scolastico e altri servizi per i giovani“. E’ quanto chiesto dai candidati e dalle candidate di Toscana a Sinistra della circoscrizione di Lucca che hanno tenuto un presidio davanti al complesso insieme al candidato presidente della Regione Tommaso Fattori.
“L’interesse collettivo – spiegano – deve avere la precedenza su quello privato ma in una città come Lucca in cui gli spazi sociali, culturali e aggregativi sono da sempre drammaticamente carenti, il Comune non riesce a concepire una linea d’azione che sia diversa da una riqualificazione sterile e speculativa, utile soltanto agli interessi economici dei privati e destinata a sottrarre alla cittadinanza un enorme complesso nel cuore della città”. Secondo Filippo Barsi, Roberta Bianchi, Federico Camici Roncioni, Andrea Dini, Pietro Lazzerini, Ersilia Raffaelli, Antonella Serafini e Francesca Trasatti, “il progetto della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e di Coima Sgr per la riqualificazione dell’ex Manifattura è l’emblema di come il profitto privato eroda il patrimonio pubblico.
“Non vediamo proprio l’utilità di riconvertire l’intera area in unità abitative e commerciali, in una città il cui centro storico si sta da decenni progressivamente svuotando di residenti e in cui le attività commerciali falliscono e cambiano gestione con una velocità preoccupante. Noi proponiamo invece di restituirlo a un uso pubblico – hanno concluso i candidati e le candidate di Toscana a Sinistra della circoscrizione di Lucca – realizzando un polo scolastico che consenta di ospitare adeguatamente gli studenti attualmente stipati in classi-container e garantisca il distanziamento e il rispetto le norme igienico-sanitarie. Il progetto di riconversione voluto dall’amministrazione comunale è in realtà un enorme regalo alla Coima che si concretizzerebbe attraverso il meccanismo del project financing che i lucchesi hanno imparato a conoscere con la realizzazione dell’ospedale San Luca. E l’amministrazione comunale contribuirebbe all’investimento della società privata cedendole la proprietà di buona parte del complesso”.