Brillante (Sinistra civica): “Crisi occupazionali, nessuno deve restare indietro”

2 settembre 2020 | 11:14
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Brillante (Sinistra civica): “Crisi occupazionali, nessuno deve restare indietro”

Il candidato per le elezioni regionali chiede risorse e misure efficaci per il sostegno al reddito dei lavoratori”

“In questi giorni il segretario della Cgil provinciale, Rossano Rossi, ha lanciato un grido di allarme per la situazione occupazionale della nostra Provincia che non dovrà restare inascoltato”. Commenta così in una nota Rosario Brillante, candidato al consiglio regionale nel collegio della provincia di Lucca per la Lista Sinistra civica ed ecologista, schierata nel centro sinistra.

“La pandemia, Covid 19 – prosegue Brillante – è stato uno shock violento per l’economia nazionale ed in provincia di Lucca rischiamo allo sblocco dei licenziamenti previsti per la fine dell’anno di perdere centinaia di posti di lavoro, che si aggiungeranno al prezzo occupazionale già pagato in questi mesi nel settore alberghiero, della ristorazione, del commercio, nel mondo del partite Iva”.

“Per questo – commenta Brillante – occorre una azione efficace. Le risorse ci sono: quelle messe in campo dallo Stato sono state integrate con un’iniziativa di investimento in risposta al coronavirus per 37 miliardi di euro da utilizzare per le piccole imprese e per il settore dell’assistenza sanitaria. A queste si aggiungono quelle della Commissione Europea per proteggere vite umane e tutelarne il sostentamento, per proteggere i posti di lavoro e a sostenere le famiglie con un fondo di ben 100 miliardi di euro”.

“Si tratta di risorse ingenti – prosegue – che hanno bisogno di una ferma e allo stesso tempo snella gestione politica e procedurale. Da una parte è necessaria l’adozione tempestiva di misure efficaci e coordinate per limitare l’impatto di questa crisi, finanziando le imprese su progetti precisi di ammodernamento ecologico finalizzate al mantenimenti dell’occupazione. Dall’altra si dovrà sostenere il reddito dei lavoratori con adeguate forme di integrazione salariale”.

“Ambiente, salvaguardia idrogeologica del territorio, la sanità diffusa – conclude Rosario Brillante – debbono rappresentare una risposta occupazionale nel quadro di una diversa prospettiva sociale. Il nostro programma contiene chiari indirizzi in questo senso. Sarà necessario varare sin dall’insediamento della nuova giunta regionale un tavolo di concertazione con le parti sociali per varare piani precisi e dettagliati. Sarò il nostro primo lavoro. Nel contempo vigileremo dai banchi del consiglio regionale e in contatto con le organizzazioni sindacali affinché le risorse siano intercettate e spese presto e bene. Noi saremo al fianco dei lavoratori perché nessuno resti indietro”.

Brillante interviene anche sulla questione Perini Navi. “La Famiglia Tabacchi ceda ad imprenditori seri l’azienda ed esca in punta di piedi dalla città – dice – Regione e Comune devono agire ora sulla grave crisi che ha colpito la Perini Navi. Il tempo è poco e non si  può’eludere il problema di fondo. I Tabacchi non hanno dimostrato né responsabilità sociale e neppure competenza. La politica e Viareggio hanno il diritto e il dovere di  giudicare. In ballo c’è  il destino di 140 famiglie e di tante imprese fornitrici. Chiediamo a Fenix srl e alla famiglia Tabacchi di prendere atto del loro fallimento come imprenditori che è nei fatti: la ricerca di un partner industriale equivale ad una dichiarazione di incapacità . Quindi devono farsi da parte, avendo prodotto sufficiente danno alla città”.

“Siamo contrari – conclude Rosario Brillante – a qualsiasi soluzione di spezzettamento dell’azienda tra la Turchia, Viareggio, e il bacino della Spezia perché questo condannerebbe lo stabilimento di Viareggio a lfine certa. La strada da seguire è quella della cessione delle quote di maggioranza di Perini Navi ad imprenditori seri che possono essere trovati nella cantieristica viareggina. Oggi serve un vero piano industriale di rilancio: Regione e Comune devono prendere una posizione netta, schierarsi in modo deciso e fermo, chiamando al tavolo della discussione imprenditori seri che sono anche in città e competenze che siano disposte a risollevare le sorti dell’azienda. E i Tabacchi vengano accompagnati alla porta”.