Covid, Minniti (Lega): “Imprese in difficoltà, servono misure shock e fiducia”

2 settembre 2020 | 17:44
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Covid, Minniti (Lega): “Imprese in difficoltà, servono misure shock e fiducia”

Il candidato: “Nessuno si è mai preoccupato della fiducia delle imprese e della fiducia delle persone”

Giovanni Minniti, candidato della Lega alle elezioni regionali nel collegio della Provincia di Lucca, interviene sulla crisi economica che, secondo il candidato, è “acuita dalle scelte sbagliate in merito al contenimento del Covid 19, che sta mettendo in ginocchio imprese e famiglie”.

“In questi primi giorni di campagna elettorale – afferma Minniti – ho intensificato i colloqui con associazioni rappresentative di varie categorie produttive, con artigiani, commercianti, imprenditori tutti colpiti da un enorme calo del fatturato e tutti alle prese con l’incertezza per il futuro”.

“Governo ed enti locali – scrive Minniti – hanno fatto ben poco per loro avendo adottato, finora, misure assistenziali prive di una visione strategica a lungo termine.La potenza di fuoco di 800 miliardi di Conte si è rivelata un flop non essendo stata in grado di garantire la necessaria liquidità alle imprese penalizzate dal lockdown. Anche il decreto di agosto sarà un fuoco di paglia – spiega – essendo state previste adeguate misure strutturali anticongiunturali in funzione della ripresa e della crescita quali avrebbero potuto essere, ad esempio, il differimento dell’imputazione a bilancio delle quote di ammortamento dei beni strumentali, la cedibilità dei crediti di imposta e le garanzie, da parte dello Stato, sul recupero dell’Iva versata all’Erario sui crediti commerciali insoluti”.

“L’Istat – continua Minniti – ha confermato che siamo in recessione anche se il meno 13% del Pil significa depressione. Di fronte a questa drammatica realtà sono necessarie misure shock di stampo Keynesiano per stimolare gli investimenti ovvero la realizzazione opere infrastrutturali da parte dello Stato e delle Regioni e dare slancio ai consumi riducendo, al tempo stesso, la pressione fiscale ai vari livelli anche di competenza regionale per garantire a imprese e famiglie la necessaria liquidità da immettere nel sistema economico per ridare slancio al Pil”.

“Per attuare queste misure – continua – occorre far leva su un fattore determinante in economia: la fiducia. Per il governo e per la sinistra occorre la ‘fiducia dei mercati’ ovvero la fiducia dei grandi investitori finanziari internazionali che, non producendo nessun bene e nessun servizio, realizzano utili ai danni di altri soggetti che a  loro volta subiscono perdite. Nessuno si è mai preoccupato della ‘fiducia delle imprese’ che creano beni e servizi, occupazione e benessere e non devono essere tartassate e della ‘fiducia delle persone’ che vivono del proprio lavoro e vogliono spendere il loro danaro in beni e servizi necessari per vivere degnamente. E la fiducia – conclude Minniti – si trasmette se i vari organi di governo a livello centrale e locale saranno capaci di essere più vicini ad imprese e cittadini comprendendo e risolvendo le loro esigenze. Finora questo approccio è mancato, e ne stiamo pagando le conseguenze”.