Norme anticovid sui bus, Montemagni: “Troppe incertezze, prevedo tanti disservizi”

La leghista: “Inaccettabile che al Versilia ci sia disparità di trattamento economico. Apertura caccia? Giunta imbarazzante”
Un orizzonte fatto di possibili viaggi omerici per i pendolari,disparità di trattamento per chi lavora nei reparti ospedalieri del Versilia, una preapertura della caccia che ha fatto decisamente discutere. Giornata impegnativa e piena di malumore per Elisa Montemagni, capogruppo in consiglio regionale della Lega e candidata alle prossime elezioni, che non fa certo attendere i suoi commenti in merito alle – ultime – problematiche della Provincia di Lucca.
“Da una parte – commenta Montemagni – c’è qualcuno, come l’assessore Ceccarelli, che afferma come la situazione del trasporto pubblico sarà comunque gestibile anche a Lucca, mentre dall’altra – ed in questo caso parliamo dei lavoratori del settore – si nutrono ancora seri dubbi che la ripresa dell’attività scolastica ed anche quella lavorativa non possa creare serie problematiche”.
“Com’è noto, ad esempio – prosegue – la capienza degli autobus per le norme anticovid dovrà essere ridotta e quindi meno passeggeri potranno salire sui mezzi; sorgono, quindi, spontanee almeno un paio di domande: chi controllerà l’effettiva capienza massima dell’automezzo?Chi deciderà quali persone potranno rimanere sul bus e chi, invece, dovrà necessariamente scendere? Si rischia – precisa l’esponente leghista – di agevolare una serie infinita di disservizi all’utenza, già, in tempi normali, alle prese con varie problematiche”.
“Insomma – sottolinea – purtroppo all’orizzonte non ci paiono essere buone notizie per i pendolari; l’unica certezza, ad oggi, è quella che disagi o meno, tutti dovranno regolarmente pagare l’abbonamento o il biglietto singolo, rischiando delle vere e proprie odissee per poter viaggiare sui mezzi pubblici“.
E sa da una parte c’è la preoccupazione per la capienza dei bus e soprattutto per la sua gestione, dall’altra la consigliera commenta la problematica sollevata dai sindacati in merito alla “disparità di trattamento fra reparti ospedalieri”.
“Se quanto rilevato da un sindacato, è l’effettiva realtà – afferma Montemagni – siamo in presenza di una vera e propria inaccettabile ed incomprensibile disparità di trattamento fra reparti ospedalieri. In pratica, secondo quanto dichiarato dal Fials, chi lavora in ostetricia al Versilia non percepisce una prevista indennità, corrisposta regolarmente, invece, negli altri comparti omologhi delle strutture sanitarie gestite dall’Asl Toscana Nord-Ovest. Una situazione che lascia quantomeno perplessi – precisa l’esponente leghista – e che non ha nessuna logicità apparente. Ci chiediamo, dunque, quale mente ‘sopraffina’ abbia previsto tale chiara discriminazione economica. Auspichiamo che la palese lacuna evidenziata dai sindacalisti, venga prontamente sanata e che agli operatori del Versilia venga dato quanto, doverosamente, gli spetta”.
Ultimo, ma non per questo meno importante, il tema della caccia. “Giustamente – afferma Montemagni – i cacciatori lucchesi, come ben evidenziato da Libera Cacciasi sono sentiti presi in giro da quanto deciso dalla giunta in merito alla questione delle preaperture. In pratica – prosegue – regna il caos più completo e si stabiliscono delle disposizioni in aperto contrasto con una stessa Legge regionale. Si è poi, ‘fantozzianamente’ cercato di correre ai ripari con un’ennesima delibera ma ormai il danno era stato fatto ed i cacciatori sono sempre più disorientati ed amareggiati per il trattamento subito. Insomma, una sequela di madornali errori che testimoniano come chi ha gestito la questione sia piuttosto incompetente in materia. Non è questo il modo di rapportarsi – conclude Elisa Montemagni – con delle persone che, tra l’altro, pagano regolarmente una quota e che dovrebbero essere messe, dunque, nelle migliori condizioni per poter svolgere la loro normale pratica venatoria”.