Minniti (Lega) a Veronesi: “Il Mes? Ulteriore perdita di sovranità per il paese”

Il candidato della Lega: “Il maestro stavolta ha steccato con le sue dichiarazioni”
Giovanni Minniti, candidato della Lega alle elezioni regionali nel collegio di Lucca, critica le dichiarazioni di Alberto Veronesi il quale intenderebbe utilizzare i fondi del Mes per sanità e scuola.
“Il candidato Alberto Veronesi, con le sue dichiarazioni sul Mes ha steccato – sostiene Minniti -, cosa grave per un direttore d’orchestra che dovrebbe ben riflettere prima di parlare un argomento delicatissimo come il meccanismo europeo di stabilità. Veronesi e il Pd non sanno (o fingono di non sapere) che la riforma del Mes rappresenta per il nostro Paese una ulteriore perdita di sovranità economica e finanziaria essendo da collocare nell’ambito del deprecato disegno ordoliberista di graduale e progressiva erosione degli istituti di democrazia rappresentativa degli Stati nazionali a favore di entità sovranazionali prive di legittimazione popolare come la Commissione Europea che non perde mai occasione per spingere a favore delle cosiddette riforme strutturali ovvero per i tagli a scuola, sanità e pensioni”.
“Veronesi e il Pd – sostiene Minniti -, non sanno nemmeno che il Mes nulla ha a che fare con la Ue essendo un soggetto finanziario internazionale con sede in Lussemburgo privo di legittimazione popolare poiché la governance è formata: dal Consiglio dei governatori di cui fanno parte i Ministri delle Finanze degli Stati membri; dal consiglio di amministrazione composto da tecnici; da un direttore generale posto sotto il controllo decisionale del consiglio dei governatori“.
“Il Mes avrà poteri sulla gestione delle crisi finanziarie previa valutazione della solvibilità dello Stato che chiede assistenza finanziaria concessa solo a condizione che il debito sia giudicato sostenibile, non sia stata attivata la procedura di deficit eccessivo e che negli ultimi due anni siano state rispettate le previsioni del Fiscal Compact ovvero zero deficit, rapporto debito/pil inferiore al 60% ed un tasso di riduzione del debito in eccesso nella misura di 1/20 all’anno. Appare evidente che se la funzione del Mes è quella di concedere prestiti previo contenimento e rientro del debito pubblico è da bischeri annunciare Urbi et Orbi l’impiego di risorse finanziarie in settori come la sanità e la scuola finora pesantemente penalizzate dai tagli imposti dalla Ue per rispettare le regole di bilancio e non è giusto illudere i cittadini sulla validità del Mes che altro non è se non un capestro ai danni degli italiani e sono fiero che la Lega si sia espressa contro al Parlamento Europeo”.