Referendum, il fronte del no: “Minacciata la rappresentatività”

5 settembre 2020 | 13:46
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Referendum, il fronte del no: “Minacciata la rappresentatività”
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Referendum, il fronte del no: “Minacciata la rappresentatività”
Referendum, il fronte del no: “Minacciata la rappresentatività”

Santini: “Non vogliamo lasciare la parola in mano a pochi”

Nascono i comitati per il no al referendum costituzionale, stamani (5 settembre) si è riunito a Lucca quello organizzato da + Europa, a cui si sono uniti molti rappresentanti di altre forze politiche. Il loro è un deciso no al taglio dei parlamentari che, sostengono, minerebbe la rappresentatività degli elettori e minerebbe la democrazia del nostro paese discostando il Parlamento dal territorio e dai cittadini.

Federica Santini, candidata con +Europa nel collegio di Pistoia e membro del comitato, esprime la sua opinione sul referendum che ci vede alle urne nei giorni 20 e 21 settembre:

“Per noi è fondamentale esprimere un no al referendum, un no al populismo è un si alla democrazia. Noi dobbiamo essere rappresentati dai parlamentari, tagliarli vorrebbe dire tagliare la rappresentatività e la libertà del singolo individuo”.

Sulla questione della rappresentatività dei candidati, in molti hanno contestato il problema, additando la legge elettorale attualmente in vigore.

“La legge elettorale non c’entra niente – prosegue Federica Santini – Non vogliamo lasciare la parola in mano a pochi, che fondano la politica sulla demagogia e il puro populismo”.

“E’ un piacere essere qui oggi in questo comitato organizzato da + Europa e anche da rappresentanti di altre forze politiche, per dire no al referendum – dice Massimo Bulckaen, membro del comitato – Un referendum targato Di Maio, a cui poi si sono uniti altre forze politiche, il vento dell’anti-politica è da tempo che soffia in Italia, noi diciamo no a questi movimenti populisti e un no al taglio dei parlamentari”.

Giovanni Pierami membro e fondatore di un altro comitato per il no al referendum, esprime il suo sostegno all’iniziativa di +Europa:

“Questo referendum non è una riforma costituzionale, come vorrebbero far passare, ma solo una bieca posizione demagogica anti-casta. Tagliare i parlamentari vuol dire tagliare la rappresentanza dei territori e dei cittadini, l’obiettivo del Movimento cinque stelle è quello di limitare la libertà parlamentare, la prossima lotta che affronteranno sarà sul vincolo di mandato. Nell’ultima settimana il fronte del no ha raddoppiato i propri consensi”.