Variante ex Manifattura, gli ex candidati sindaco: “Chiarezza sul nuovo percorso”

La polemica sulla riqualificazione dell’ex Manifatturasud sbarca, come era prevedibile, al consiglio comunale di questa sera (15 settembre) dove si sarebbe dovuta approvare la variante urbanistica. Questa mattina, tuttavia, ai consiglieri comunali è stato comunicato il rinvio della pratica, dovuto a motivi che hanno consigliato la giunta nel modificare l’iter urbanistico, procedendo con il piano attuativo per la riqualificazione, come era stato deciso nel 2016. Una questione che secondo gli intenti della maggioranza dovrebbe discutersi in una seduta venerdì sera, a due giorni dall’apertura delle urne per le regionali.
Del rinvio della pratica ha dato conferma al momento della discussione dell’ordine del giorno il sindaco Alessandro Tambellini ma senza dare conto delle motivazioni, spiegando che sono quelle illustrate nella lettera ai consiglieri. Dall’opposizione è stato richiesto di aprire un dibattito ma quella del sindaco non era una comunicazione e, consultato il segretario, la seduta è stata annullata tra i malumori dell’opposizione.
Dopo l’annullamento della commissione urbanistica di venerdì scorso, la tensione continua a salire nei banchi dell’opposizione. In particolare Massimiliano Bindocci, consigliere comunale del M5S, ha richiamato l’amministrazione “al rispetto del regolamento delle commissioni e del consiglio comunale. Non esiste – ha detto Bindocci – un annullamento urgente della commissione perché manca l’atto allegato”.
Allo stesso tema si allaccia il consigliere Fabio Barsanti che, citando il regolamento, chiede che sia fornito ai consiglieri un tempo congruo per esaminare gli atti, prima della discussione e della votazione in consiglio comunale.
“C’è molta confusione – afferma il capogruppo di Siamo Lucca, Remo Santini -. Noi vogliamo chiarezza e che sia indicato il nuovo percorso che intende intraprendere l’amministrazione comunale. E’ grave convocare una seduta del consiglio comunale l’antivigilia delle elezioni regionali. Ci siamo sentiti presi in giro sui giornali. L’assessore Mammini dovrebbe avere la compiacenza di dimettersi: siamo stati derisi e accusati di voler bloccare la variante. Il primo nemico della variante è la giunta stessa che si incarta sugli atti”. Santini ha annunciato che sarà richiesta una seduta aperta del consiglio comunale.