Italia Viva, risultato in chiaroscuro. Colucci: “Si costruisca terzo polo”

L’esponente del partito renziano apre a Forza Italia e all’ipotesi di Teresa Bellanova segretario
Italia Viva, un risultato in chiaroscuro. Così lo definisce Francesco Colucci, in una prima analisi del voto.
“Per Italia Viva dice – un risultato in chiaroscuro, dovuto alla polarizzazione degli ultimi giorni di una campagna elettorale molto atipica e difficile causa Covid19, soprattutto per noi, un partito giovane, senza strutture, con pochissimi mezzi. Nella Provincia di Lucca, a parte il grande risultato di Alberto Baccini a Porcari, il 16% a Italia Viva e oltre 1300 preferenze complessive e quello di Gallicano dove Tania Franchini ha portato Italia Viva ad altre il 6%, ci siamo attestati nei centri più grandi, sopra il 3%”.
“Non abbiamo fatto bene – ammnei piccoli comuni soprattutto della Valle del Serchio, dove la mancanza di qualsiasi riferimento di nostri iscritti o simpatizzanti e di una qualsiasi organizzazione ci ha penalizzato fortemente. Buono anche il risultato dei nostri candidati, Gaia Previti e Arturo Nardini, che si sono impegnati in condizioni proibitive in due realtà molto difficili”.
“A Lucca eravamo pochi – prosegue Colucci – e un “gruppo” di persone diverse, giovani ed anziani, entusiasti invero, ma senza alcuna esperienza di lavoro insieme e spesso senza precedenti esperienze elettorali. Di più non si poteva fare. Abbiamo davanti a noi otto mesi prima delle prossime amministrative per organizzarci e prepararci e questa esperienza per alcuni versi esaltante ci servirà. La situazione nazionale anche questa vive di luci e ombre. Un partito nuovo, con un simbolo nuovo, senza grande organizzazione, nella contrapposizione frontale fra due colossi politico organizzativi, ha trovato oggettive difficoltà ad emergere, ma la nostra proposta è valida e dobbiamo aver più coraggio a portarla avanti e farla recepire dalle persone”:
“Ci sono due priorità – dicono – La prima, Matteo Renzi deve fare il presidente del partito e il mentore dei nostri ideali e delle nostre proposte, ma occorre un segretario energico e accattivante, come la Teresa Bellanova, che, pur nel mantenimento di un partito “leggero”, sappia aiutarci a creare presenze diffuse sul territorio. La seconda occorre imboccare con forza la strada della costruzione di un terzo polo, riformista e liberale, con Calenda, le residue aree laiche e socialiste e soprattutto aprendo un discorso coraggioso con Silvio Berlusconi e i suoi che non accettano di morire sovranisti”.