Strambi (Rifondazione): “Ferrovia Lucca Aulla diventi metropolitana di superficie”

Appello alle istituzioni per mettere in campo azioni a tutela dell’ambiente
“Stiamo vivendo in un momento particolarmente problematico dal punto di vista ambientale, dove scellerate scelte dettate dal mercato, portano inevitabilmente verso la catastrofe annunciata ma inascoltata dai potenti. Occorre quanto prima indirizzare la politica, a partire da quella locale, ad agire in fretta per arrestare i mutamenti climatici in atto prima di avviarsi sulla strada del non ritorno”. Lo dice Giulio Strambi, segretario di Rifondazione comunista di Lucca.
“Necessitano scelte drastiche e immediate, che pongano al centro il diritto alla vita, diritto primario, che assieme a quello alla salute e al lavoro sono i cardini per una politica eco-socialista futura in grado di dare risposte solidali e mutualistiche per tutte le popolazioni mondiali – afferma -. Una politica ambientalista si fa anche attraverso scelte sulla mobilità che vadano a privilegiare il trasporto su rotaia delle merci, potenziare i trasporti pubblici, incentivare la mobilità dolce. Non occorre realizzare il nuovo aeroporto di Firenze, che creerebbe una devastazione per il territorio, un efficiente e diretto collegamento ferroviario tra l’aeroporto di Pisa e la città di Firenze è più che sufficiente. Non serve il completamento del corridoio tirrenico con la realizzazione di una autostrada a quattro corsie ma occorre potenziare il tratto ferroviario tirrenico, tra Pisa e Roma. Come Partito della Rifondazione Comunista chiediamo al neo assessore regionale alle infrastrutture, il lucchese Stefano Baccelli, di trasformare la linea ferroviaria della Pisa Aulla, nel tratto che va da Ponte a Moriano a Pisa, in metropolitana di superficie con grandi parcheggi scambiatori gratuiti nelle periferie, di creare un collegamento tranviario che unisca Lucca con Capannori, non servono a niente gli assi viari previsti nella piana di Lucca e che si acceleri il raddoppio ferroviario della Lucca- Firenze. Allo stesso modo chiediamo che in Versilia non siano perpetrate politiche di devastazione del territorio, come l’asse di penetrazione di Viareggio e la variante Aurelia di Pietrasanta che andrebbe definitivamente a compromettere il già martoriato territorio della località Pollino (inceneritore, depuratore, area Ersu, varie aree industriali ecc. ). E’ il momento di fare interventi utili all’ambiente ed alla società e non alle tasche delle lobbies del cemento, del ferro e del catrame, così care alla politica leopoldiana”.