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Siamo Lucca insiste: “Riaprire il Campo di Marte e diversificare i percorsi dei pazienti non-Covid”

3 novembre 2020 | 18:11
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Siamo Lucca insiste: “Riaprire il Campo di Marte e diversificare i percorsi dei pazienti non-Covid”

Il gruppo annuncia che parteciperà al tavolo comunale voluto dall’amministrazione per discutere delle proposte nonostante l’invito ritenuto tardivo

“Come lista civica abbiamo sempre dimostrato forte sensibilità alla tematica sanitaria, proponendo valide idee per contrastare il coronavirus sia per le sue implicazioni sulla salute che sull’economia: l’amministrazione Tambellini in questi mesi ci ha lasciati fuori, rifiutando la nostra collaborazione. L’invito a sedersi ad un tavolo arrivato solo negli ultimi giorni ci pare tardivo ma abbiamo accettato: pronti tuttavia ad abbandonarlo se le nostre idee verranno scartate e se la politica di parte prenderà di nuovo il sopravvento sulla concretezza”. A parlare è il gruppo consiliare di SìAmoLucca.

“Innanzitutto partiamo da due punti fermi – sottolineano i consiglieri comunali Alessandro Di Vito, Serena Borselli e Remo Santini  – Il Comune deve intervenire in maniera forte sull’Asl affinché divida i percorsi dei pazienti Covid da quelli no-Covid con l’apertura dell’ex presidio ospedaliero Campo di Marte, anche per evitare un inutile pendolarismo per i 170mila residenti della piana di Lucca verso gli ospedali della Valle del Serchio  I tamponi autogestiti non servono ad una tracciabilità per individuare l’origine del contagio”.

“Auto-prescriverselo e farlo oggi – dicono – non vuol dire che domani non diventi positivo e se ti trovi positivo non vuol dire che sviluppi malattia: per capire la necessità e il momento in cui fare un tampone o non farlo per niente,  isogna rivolgersi al medico che auspicabilmente ne dovrebbe avere l’esclusiva gestione. E che deve eseguire controlli quotidiani del paziente in modo da capire l’evoluzione clinica di una sintomatologia e stabilire il momento della necessità di un ricovero”.

Per SìAmoLucca tutto questo si può fare solo se esiste un pool specifico di medici ospedalieri e territoriali e se vengono messi a disposizione un numero adeguato di posti letto separati dai pazienti no-covid che devono prevedere tre livelli di cura: ospedale per acuti,  letti per non acuti che non possono ricevere adeguate cure a domicilio,  posti letto per  la convalescenza.

La lista civica, che al tavolo di lavoro tra maggioranza e opposizione porterà anche proposte concrete per aiutare cittadini e commercianti alle prese con la crisi, insiste sulle regole ma anche su ciò che non è stato fatto: “A settembre dovevano essere pianificate in modo molto più rigido le regole del distanziamento già emanate nel periodo pandemico – prosegue il gruppo consiliare di SìAmoLucca – e al tempo stesso aumentare il livello di protezione individuale  proponendo a tutti i cittadini di indossare la più noiosa ma protettiva maschera Ffp2 senza valvola. Questo tipo di comunicazione è mancata sia nelle istituzioni nazionali che locali. Adesso che ‘i buoi sono scappati’, tutto diventa più difficile: ma non dobbiamo perderci d’animo e intervenire subito, portando con noi ogni giorno il vessillo della prevenzione“.