Martinelli e Testaferrata: “Dad e rischio lockdown, ma in parlamento si discute del ddl Zan”

Gli esponenti del gruppo di centrodestra: “Si pensi a risolvere le vere urgenze del Paese”
“Le famiglie vivono nell’angoscia del lockdown e della crisi economica e il parlamento si occupa del Ddl Zan: è una vergogna”. Lo dichiarano in una nota congiunta i consiglieri comunali di centrodestra Marco Martinelli e Simona Testaferrata che intervengono con una durissima presa di posizione sull’emendamento approvato ieri alla Camera che prevede iniziative educative “contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia” che dovranno essere svolte nelle scuole di ogni ordine e grado, quindi anche in quelle elementari.
“Mentre buona parte della scuola – aggiungono i consiglieri di centrodestra- chiude la didattica in presenza con danni irreparabili per un’intera generazione che vede compromesso il proprio diritto allo studio, si vuole introdurre la Giornata nazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia, che, come abbiamo più volte denunciato, spalanca le porte all’educazione gender nelle scuole”.
“In un contesto poi in cui l’Europa vive attentati che mettono a rischio la nostra libertà – proseguono – la maggioranza di governo tiene occupato il parlamento per approvare una legge inutile e liberticida. Infatti una legge che impedirà di dire che i maschi sono maschi e le femmine femmine sancisce la fine della civiltà. I bambini non nascono da genitore 1 e 2 ma da mamma e papà. Auspichiamo – concludono Martinelli e Testamento – che l’ideologia non prevalga sulla realtà e si pensi a risolvere le vere urgenze del Paese”.