Rifondazione: “Servizi territoriali da potenziare, che sia attrezzato il Campo di Marte”

“La continua produzione di Dpcm è inversamente proporzionale alla capacità con cui, governo e regioni si sono preparati ad affrontare la seconda fase della pandemia. E’ urgente, anche se tardivo, che siano potenziati i servizi territoriali, la presa in carico domiciliare, i percorsi diagnostici e terapeutici territoriali, sia Covid che non Covid”.
Apre così la nota del gruppo di Rifondazione comunista di Lucca all’alba delle nuove retrizioni che interesseranno, seppur con qualche differenza, tutte le regioni italiane.
“Riteniamo – si legge nella nota – che debba essere assunto, in deroga alle norme e direttamente, il personale sanitario necessario, partendo col riconoscere gli oltre 3000 infermieri e medici con titoli conseguiti all’estero. Servono provvedimenti urgenti per la sanità territoriale mettendo i medici di base nella condizione di poter operare in sicurezza per loro e per i propri pazienti. Debbono essere riaperti gli ospedali chiusi recentemente a partire, sul nostro territorio, da Campo di Marte”.
“A questo proposito – prosegue la nota -, consideriamo profondamente sbagliato prevedere ‘reparti’ Covid nei piccoli ospedali dei territori periferici, perché non garantirebbe le prestazioni sanitarie ordinarie su quegli stessi territori, già carenti di personale. Portare negli ospedali di Barga e Castelnuovo malati Covid, significherebbe utilizzare gran parte del personale per quel percorso assistenziale, togliendolo agli altri reparti che già sono in affanno, per i continui tagli operati, e quindi depotenziare ulteriormente i servizi e non garantire cure sufficientemente adeguate. Ed è per questo inderogabile che sia attrezzato Campo di Marte”.