Commercio, Guidotti (Pd) scrive al mondo delle imprese: “Proteste legittime, ma no alla inciviltà”

6 novembre 2020 | 19:19
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Commercio, Guidotti (Pd) scrive al mondo delle imprese: “Proteste legittime, ma no alla inciviltà”

Il consigliere con delega al lavoro: “Giusta la richiesta di equità e giustizia, ma non deve vincere l’inciviltà”

Tra i promotori del tavolo bipartisan sulle misure da adottare per far fronte all’emergenza economica legata al coronavirus anche il consigliere con delega al lavoro Roberto Guidotti, che all’indomani dell’incontro scrive una lettera aperta rivolta in particolare agli operatori economici, ai lavoratori e agli imprenditori che in questa nuova ondata della pandemia hanno deciso di manifestare il loro forte disagio nei confronti delle limitazioni introdotte dal governo per limitare il diffondersi del virus.

“Mentre la situazione sta complicandosi e l’incertezza, la paura, la sofferenza e il dolore ci circonda e ci rende più indifesi – dice – noi amministratori locali stiamo provando, tutti insieme e a prescindere dalla parte politica a cui apparteniamo, a individuare percorsi e soluzioni che, anche attraverso piccoli interventi, possano in qualche maniera alleviare le difficoltà che molti cittadini e il tessuto produttivo stanno attraversando in questo momento drammatico per l’intero paese. Proveremo a fare arrivare alla Regione Toscana e al governo le vostre e le nostre preoccupazioni, le ansie e in certi casi la disperazione, ma soprattutto proveremo a portare in queste sedi la richiesta per le indispensabili forme di sostegno alle aziende e ai lavoratori – scrive Guidotti – Anche se, come dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ‘il vero nemico è il virus’, comprendiamo la vostra rabbia, la voglia di ribellarsi e, di conseguenza, le manifestazioni di piazza che si stanno svolgendo a vari livelli. La protesta, esercitata democraticamente, è infatti sacrosanta”.

“Ciò che però non deve mai accadere – conclude il consigliere – è che la protesta oltrepassi il limite, diventando inciviltà. Le immagini violente come quelle di Firenze e di altre città italiane devastate da una furia incomprensibile fanno male al cuore, ma soprattutto minano la credibilità di chi protesta e il  sacrosanto diritto al dissenso. Perciò, come amministratore locale impegnato a sostenere i diritti dei lavoratori, faccio appello ai vari soggetti, alle associazioni di categoria e a chi organizzerà qualsiasi manifestazione di piazza, a vigilare affinché gruppi violenti, che hanno come obiettivo solo il disordine e il caos, non sporchino quella sana necessità di far sentire il proprio dolore e la propria voce, Non dobbiamo infatti in nessun modo permettere che la richiesta di equità e giustizia perda, e vinca invece la violenza”.