Mammini: “Per l’ex Manifattura uno scenario sano e realistico”

L’assessore all’urbanistica: “Era una città nella città che oggi aspira a divenire una città per la città, permeabile, fruibile, pubblica e bella”
“Oggi la Manifattura ha l’opportunità di aprirsi a nuove storie. Lo fa consapevole della sua identità e delle sue potenzialità concrete. Conosce il contesto – economico, storico, geografico – in cui si trova e vuole porsi a servizio delle necessità espresse dal brano di città che rappresenta. Ha il coraggio di ripensarsi, di osare un’immagine diversa di sé con il linguaggio del lavoro ma anche della conoscenza, del tempo libero, dei servizi e della cultura”. Lo afferma l’assessore all’urbanistica del Comune di Lucca, Serena Mammini.
“Era una città nella città che oggi aspira a divenire una città per la città, permeabile, fruibile, pubblica e bella – commenta -. Abbiamo la responsabilità di inaugurare, anche per questo luogo, uno scenario sano e realistico; di determinare una prospettiva all’altezza del tempo che viviamo, al quale vogliamo guardare con convinzione e coraggio. I luoghi raccontano storie. Alcuni, più di altri, trattengono vite, sguardi, quotidianeità lontane e hanno il potere di restituirle al presente. Hanno un corpo i luoghi, respirano e immaginano. Per chi abita a Lucca l’ex Manifattura Tabacchi è un romanzo corale che, come una vecchia foto di famiglia, parla di noi, delle nostre origini. Molti hanno avuto almeno una persona vicina che lavorava in Manifattura. Anche mia nonna Rita era una sigaraia. È un denominatore comune il legame con questo luogo, capace di rinsaldare il nostro sentimento di appartenenza a una stessa città, a una stessa comunità”.