Rifondazione Lucca: “No al taglio delle pensioni”

18 novembre 2020 | 10:24
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Rifondazione Lucca: “No al taglio delle pensioni”

Il partito: “Il governo non tocchi gli anziani”

“Noi chiediamo una patrimoniale, una tassazione delle pensioni d’oro e il Governo che fa? Interviene sulle pensioni, quelle di tutti i cittadini”. A dirlo è il partito di Rifondazione comunista di Lucca

“Nessuno ne parla perché il provvedimento è passato in sordina – si sostiene in una nota -. L’ultima manovra economica, infatti, ha spostato al 1 gennaio 2023 il ritorno a pieno regime delle rivalutazioni degli assegni previdenziali, già previsto per il 1 gennaio 2022. Vale a dire è necessario attendere tre anni prima che l’assegno previdenziale possa essere nuovamente rivalutato. E’ da tempo che i pensionati stanno aspettando un vero e proprio adeguamento degli importi previsti della propria pensione, fermi al 2011. Nel 2017 era stato sottoscritto con le organizzazioni sindacali l’accordo per procedere alla rivalutazione delle pensioni, ma ancora una volta il governo non mantiene le promesse e addirittura differisce al 2023 il meccanismo di perequazione più equo e proporzionale previsto dalla legge 388 del 2000″.

“Le modifiche apportate alla manovra – sostiene Rifondazione – vanno a colpire direttamente il potere d’acquisto dei pensionati, che proprio in questi mesi si sono accorti che il valore della loro pensione si sta erodendo mese dopo mese. Ancora una volta si sceglie di mettere le mani nelle tasche di una categoria che ha già dovuto pagare pesantemente le scelte politiche ed economiche dei vari governi che si sono succeduti”.