Contributi per gli affitti commerciali, nuovo bando a Lucca ma è polemica

La misura in aiuto dei proprietari di attività commerciali e artigianali viene presentata nuovamente. Martinelli: “Senza ulteriori risorse la fetta dei beneficiari si restringe”
Scontro tra maggioranza e opposizione nella commissione politiche di bilancio e sviluppo economico del territorio di oggi (23 novembre). All’ordine del giorno l’aumento dell’importo da erogare agli aventi diritto, per la riapertura del bando per i contributi economici a sostegno del pagamento del canone d’affitto per le attività commerciali e artigianali nei mesi di marzo e aprile in risposta all’emergenza Covid-19.
La misura è stata presentata dall’amministrazione, in risposta all’emergenza di primavera, quando la maggior parte delle attività ha subito il lockdown, adesso trovandoci in una situazione pressoché simile, il Comune di Lucca ha stabilito di riaprire il bando per un nuovo contributo.
L’intervento, che ha avuto il via libera ad agosto, ha subito molte critiche dato che al bando è stato previsto un sostegno per 1200 aziende del territorio lucchese, ma le domande presentate non hanno raggiunto nemmeno la metà del numero immaginato.
L’avviso rivolto a commercianti e artigiani sarà pubblicato entro la metà del mese di dicembre e resterà aperto per due settimane, questo per consentire una tempestiva liquidazione delle somme agli imprenditori che si trovano in grave difficoltà. I requisiti per fare richiesta del beneficio saranno identici a quelli già stabiliti dal primo avviso, quello del 10 agosto passato: in particolare il contributo non potrà superare il 70% dell’importo del canone di affitto annuale del fondo. Coloro che hanno già ottenuto 500 euro di contributo rispondendo al primo avviso, saranno liquidati della restante somma di 500 euro senza l’obbligo di ripresentare alcuna domanda. Gli altri dovranno presentare la domanda, come in passato, attraverso la piattaforma digitale Aida, utilizzando la firma digitale.
“La misura è stata presentata nella manovra di primavera, abbiamo cercato di rimetterla sul piatto oggi, allargando il numero di soggetti che ha ottenuto il contributo in prima istanza – spiega l’assessora con delega alle attività produttive e allo sviluppo economico, Chiara Martini – Sono state presentate 458 domande, ne sono state ammesse 373, abbiamo deciso di riaprirla nell’anno in corso lo abbiamo potuto fare con gli stessi criteri della delibera che approvammo in primavera, elencati nella determinazione numero 1326 del 10 agosto 2020 e nell’avviso straordinario pubblicato”.
“I soggetti interessati sono i medesimi e rientrano nelle categorie colpite dalla chiusura del primo lockdown, si parla di attività commerciali e artigianali ma si allarga anche ad altre categorie di soggetti e sarà un contributo una tantum. Aumentano gli importi di 500 euro e per semplificare la distribuzione, per chi ha già partecipato al bando vecchio, gli uffici della ragioneria provvederanno ad accreditare l’importo sul conto corrente in automatico. Per chi invece non è potuto rientrare nel vecchio bando si procederà con una forte promozione mirata affinché si possa raggiungere un totale di 600 imprese che possano beneficiarne”.
Per la riapertura del bando sono già stati stabiliti i procedimenti e gli iter per la divulgazione della domanda, come spiega l’assessora Martini: “La misura verrà votata oggi dalla commissione, poi dal consiglio, a quel punto con una determinazione bisognerà riaprire i termini del bando, mettere sul sito del comune le linee guida e dedicare un numero degli uffici per le informazioni. Procederemo con una forte organizzazione del lavoro insieme all’Urp, in modo che i cittadini siano orientati verso le informazioni giuste per partecipare al bando, è nata anche l’idea di fare una registrazione della funzionaria incaricata del bando, che si dedicherà al controllo delle domande presentate attraverso la piattaforma Aida, di fare una sorta di video con cui vengono ricordate le linee guida, in modo da superare gli ostacoli che si sono presentati l’ultima volta. Ho inoltre organizzato un incontro con l’ordine dei commercialisti nella prima settimana di dicembre, perché è necessario in quel settore, trasferire al meglio le informazioni, perché siano aiutati i titolari di attività che vogliono chiedere il contributo”.
Le procedure di compilazione della domanda sono state già ampiamente criticate da alcuni esponenti dell’opposizione, perché i contributi chiedono alcuni parametri, secondo loro, che si reperiscono con estrema difficoltà e secondo un procedimento totalmente digitale, sconosciuto alla maggior parte dei titolari di attività. Il dirigente comunale Giovanni Marchi, cerca di fare chiarezza sulla scelta delle stesse modalità di sottoscrizione della domanda rispetto a quella di primavera: “Voglio ribadire che la prima tranche liquidata, è stata possibile farlo grazie alla procedura attivata tramite il portale Aida, in virtù del fatto che abbiamo messo appunto un’integrazione della procedura stessa che ha consentito agli uffici di gestire tutta questa serie di pratiche che non sarebbe stato semplice altrimenti smaltire. La riapertura dei termini dovrà essere fatta tramite la stessa procedura, per una questione di uniformità e correttezza anche nei confronti di chi l’ha già presentata. Le cose richieste sono veramente lo stretto indispensabile – precisa Marchi – la compilazione della domanda non è affatto complicata, esiste anche un tutorial. Le modalità quindi, sono analoghe e non poteva essere diversamente, ciò che cambia è l’importo, coloro che avevano già fatto domanda riceveranno gli altri 500 euro in automatico e ciò snellirà le procedure. Ricordo infatti che, essendo il contributo inserito a bilancio 2020, l’atto di liquidazione deve essere fatto entro il 31 dicembre, altrimenti si va in regime provvisorio e si rischia di attendere per avere la disponibilità dei fondi”.
Ma i dubbi da parte dell’opposizione rimangono forti ed è in particolare sul numero della platea di aziende interessate e sulle modalità di presentazione delle domande. “Su questo provvedimento ho già espresso ampiamente le mie perplessità – dice il consigliere comunale Marco Martinelli, capogruppo di centrodestra – sopratutto per le modalità e l’iter burocratico per chi vuole accedervi. Così come è stata ideata ora, le risorse andranno presto ad esaurirsi, dal momento in cui si passa da un contributo di 500 euro a uno di 1000 euro, in cui però, l’ammontare messo a disposizione dall’amministrazione sono sempre 600mila euro.E’ facile a quel punto, prevedere che la maggior parte dei soldi tornerà a coloro che hanno presentato domanda già la scorsa volta. Se sono state accettate 370 domande e queste aziende potranno ottenere automaticamente 500 euro, rimarrà per tutti gli altri circa 225mila euro. Si aumenta iil contributo, ma senza riorse ulteriori, la platea dei beneficiari si restringe”.
“Dall’amministrazione comunale hanno investito la solita cifra – prosegue Martinelli – si è fatto in modo che, chi ne ha già beneficiato, ottenesse già la seconda tranche abbassando la platea dei beneficiari e alla fine complessivamente chi otterrà i nuovi contributi saranno soltanto 220-225 persone. Se la disponibilità massima è 600 mila euro, allora bisogna dare un’informazione corretta, la platea di aziende interessate dagli aiuti non sono 1200 come si era detto a primavera, ma molte meno. Visto che alla prossima domanda parteciperanno solo 220-225 nuove aziende. Se poi – conclude – oltre a questo numero, che esaurirebbe il plafond dei 600 mila euro, si vogliono trovare altre soluzioni per poter aiutare anche eventuali altre domande, allora in questi termini mi si trova aperto ad una discussione, altrimenti non posso essere compartecipe di questa situazione”.
La mozione presentata dalla maggioranza, nonostante il parere discordante delle opposizioni, ottiene il via libera da parte della commissione politiche di bilancio e sviluppo economico del territorio, con tre voti favorevoli e due non votanti.