Violenza sulle donne, Bindocci (M5s): “Servono azioni concrete”

Il consigliere pentastellato presenta anche una mozione per creare strutture per ospitare i padri separati
Un ordine del giorno contro la violenza sulle donne e un mozione per una casa ai padri separati. E’ quanto presentato dal consigliere comunale pentastellato Massimiliano Bindocci per esortare l’amministrazione ad affiancare azioni concrete alle iniziative culturali sul tema.
“Lucca è una città che ha sofferto questo problema in diverse drammatiche occasioni, e molte volte certi abusi non sono denunciati, deve aumentare la prevenzione, la cultura del rispetto e della responsabilità, ma possono essere fatte molte piccole iniziative concrete – spiega Bindocci -. Nel nostro ordine del giorno si invita la amministrazione intanto a illuminare diverse zone della città come le sortite delle mura ed anche, a potenziare la video sorveglianza per far essere le donne, ma anche tutte le persone, più sicure nelle ore in cui l’oscurità rende certi soggetti più facilmente attaccabile, e certi balordi più audaci. Un ragionamento simile andrebbe fatto per le zone della movida dove le strade di accesso sono spesso isolate, e il momento di lockdown potrebbe essere utile per intervenire, senza fare le cose il giorno dopo qualche misfatto. Nell’ordine del giorno si propone anche un’azione di prevenzione nelle scuole e nelle società sportive dove si socializza la cultura del rispetto tra generi. Il contrasto alla violenza sulle donne è importante ma si deve fare cose concrete, sperando che si rivaluti anche la proposta del M5s di fare il garante delle vittime delle violenze che la maggioranza non volle fare”.
“Inoltre con separato atto, per la precisione con una mozione specifica abbiamo presentato una richiesta al Comune di attrezzarsi per creare una struttura per ospitare i genitori separati che perdono la abitazione con i figli, il fenomeno riguarda prevalentemente i padri, figli, e quello delle case dedicate ai padri separati è una realtà crescente – prosegue il consigliere pentastellato -. La struttura potrebbe intanto essere una soluzione temporanea per consentire al genitore di poter vedere la prole in condizioni dignitose, e potrebbe essere utilizzato anche da madri sole con figli, nei rari casi in cui sia la donna costretta ad abbandonare le mura domestiche. Molti padri stremati dalla crisi economica, dalle spese legali e dal mantenimento previsto per i figli ed ex mogli (il mantenimento toccala padre nel 94% dei casi), non hanno la possibilità di vivere dignitosamente e di permettersi una abitazione decorosa”.
“Sono i nuovi poveri che precipitano in poco tempo in un meccanismo di grave disagio e difficoltà, e rischiano di perdere anche il ruolo di padre non potendo certo portare a dormire con i figli in soluzioni di fortuna. Gli uffici sociali dei Comuni non sono attrezzati sufficientemente senza spazi specifici, ed il rapporto con i figli rischia di esserne pregiudicato – conclude Bindocci -. Pensare a degli spazi dove temporaneamente i padri possono stare insieme alla prole, almeno quando è il loro turno è una scelta di civiltà. Ci sono diverse esperienze in Toscana, nemmeno una in Provincia di Lucca e forse è l’occasione di iniziare a pensarci“.