Contributi per gli affitti commerciali, ok in Consiglio al nuovo bando

La manovra, dopo una discussione, è stata approvata con 20 voti favorevoli, 2 contrari e 6 astenuti
Scontro tra maggioranza e opposizione nel consiglio comunale di questa sera (24 novembre). All’ordine del giorno l’aumento dell’importo da erogare agli aventi diritto, per la riapertura del bando per i contributi economici a sostegno del pagamento del canone d’affitto per le attività commerciali e artigianali nei mesi di marzo e aprile in risposta all’emergenza Covid-19.
La manovra, dopo una discussione, è stata approvata con 20 voti favorevoli, 2 contrari e 6 astenuti.
L’assessore Chiara Martini, con qualche problema di connessione, elenca in consiglio comunale gli obiettivi della delibera: “L’obbiettivo della manovra è ridurre a zero il numero delle persone che hanno presentato in prima istanza la domanda e non sono riusciti a ricevere l’aiuto. Altro obbiettivo è dare un aiuto più sostanzioso: con la delibera si porta da 500 a 1000 euro il contributo per l’affitto per ciascuna attività idonea a richiederlo. La mia sfida è riuscire ad erogare tutti i fondi tramite il portale Aida”.
Critico il consigliere Marco Martinelli, capogruppo del centrodestra, che ribadisce che “le attività potenzialmente si riducono dalle iniziali 1200 a 600. Di queste 600 attività, però, il bando del comune prevede che per le 375 che hanno già ottenuto 500 euro di contributo rispondendo al primo avviso, sarà liquidato la restante somma di 500 euro senza obbligo di ripresentare domanda. Ne consegue che, calcoli alla mano, questo secondo avviso interesserà solo 225 attività, rispetto alle inizialmente proclamate 1200. Non si può dare un voto favorevole ad una delibera anche crea disparità. Annuncio già che il voto del centrodestra sarà contrario”.
Sull’argomento interviene anche il consigliere del gruppo misto Enrico Torrini: “Questo è un passo verso un aiuto alle attività colpite dal virus. Con questa delibera utilizziamo soldi già stanziati, lo sforzo è apprezzato: tutto fa, ma facciamo presto ad erogarli”. Il gruppo misto voterà astenuto.
Critico anche il consigliere di SiAmo Lucca Alessandro Di Vito: “Ci aspettavamo un impegno economico maggiore in vista anche del secondo lockdown. Siamo in ritardo nel dare i contributi, la gente in difficoltà ha bisogno subito dei soldi. Non è una manovra con un aiuto così importante. Questa seconda operazione bando affitti è a costo zero, rimane ferma a quello che abbiamo stanziato a luglio. Ripeto, ci aspettavamo di più ma non veniamo meno all’impegno preso di lavorare insieme per affrontare l’emergenza. Questi soldi che ricevono le persone sono delle briciole, ma il comune fa quello che può. Va bene aiutare, ma queste persone hanno bisogno di lavorare. Dobbiamo metterli nelle condizioni di farlo”. Di Vito annuncia anche che SiAmo Lucca voterà astenuto.
Il consigliere Pd Roberto Guidotti difende la manovra: “Non è un secondo bando affitti, è la continuazione del primo. Siamo ripartiti dall’unico numero certo: quello delle persone che hanno presentato le domande. Abbiamo aumentato il contributo portandolo da 500 a 1000 euro e abbiamo provato anche a dare un aiuto a quelli che avevano trovato delle difficoltà nella stesura nelle domande. Nel 2021 vedremo se l’amministrazione troverà altre risorse. Sappiamo bene che servirebbe di più per affrontare questo momento difficile, ma questa è la scelta più giusta da fare in questo momento”.
Sull’argomento interviene anche il consigliere M5s Massimiliano Bindocci: “Si poteva fare un operazione meno generosa e con meno disparità. È un’operazione un po’ curiosa, si poteva fare una manovra diversa. Ma apprezzo l’impegno dell’assessore anche per coinvolgere la minoranza per le misure di lotta al Covid. Su questa manovra mi asterrò”. Sulla misura si astiene anche il consigliere Fabio Barsanti e Giovanni Minniti.
Ok unanime in consiglio anche all’adesione del comune di Lucca alla comunità del bosco del Monte Pisano onlus e partecipazione in qualità di partner al “bando di selezione delle proposte progettuali per la costituzione di forme associative o consortili di gestione delle aree silvo-pastorali”.