Dal Comune 689mila euro per cancellare la tariffa rifiuti delle utenze chiuse per lockdown

2 dicembre 2020 | 12:50
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Dal Comune 689mila euro per cancellare la tariffa rifiuti delle utenze chiuse per lockdown

Approvato in commissione il nuovo provvedimento. Dal governo un rimborso di poco più di 83mila euro

L’amministrazione del comune di Lucca, nell’ambito degli aiuti alle attività colpite dall’emergenza Covid19 e che hanno subito i maggiori danni economici, rimette in campo le misure in sostegno alla tariffa dei rifiuti. La misura, già proposta nei mesi di marzo, ieri (2 dicembre), è stata dibattuta all’interno della riunione congiunta della commissione lavori pubblici e bilancio.

La seduta congiunta a  proposto all’ordine del giorno la deliberazione con oggetto la tariffa corrispettiva per il servizio gestione rifiuti urbani e la produzione di ulteriori misure di sostegno da parte degli utenti.

“Il contesto politico in cui nasce la delibera, è il tavolo di lavoro tra maggioranza e opposizione costituito all’indomani della seconda ondata del virus – dice l’assessore con delega all’ambiente, protezione civile, sicurezza e organizzazione della struttura del Comune, Francesco Raspini – Abbiamo cercato di condividere l’indirizzo di alcune misure di aiuto alle categorie economiche più danneggiate dall’emergenza. Il settore della tariffa dei rifiuti è uno dei primi interventi condivisi, che già era stato proposto a primavera durante il primo lockdown, con una manovra finanziata con risorse delle fiscalità generale, si andava ad annullare la parte variabile della tariffa per tutte le aziende che sono state chiuse a primavera. Con questa delibera siamo riusciti ad ottenere le ulteriori risorse per annullare l’intera tariffa per tutte le utenze non domestiche, limitatamente al periodo di effettiva chiusura”.

“Si tratta di uno sforzo ulteriore, possibile a fine anno con un quadro più chiaro del bilancio complessivo rispetto ad aprile e un quadro regolatorio di fondo più stabile – spiega Raspini – Sul tema dei rifiuti, le amministrazioni comunali non sono più completamente padroni della regolazione. Da un paio d’anni, la Arera (Autorità di regolazione nazionale per energia reti e ambiente), che da tempo regola i settori dell’idrico dell’elettrico e del gas, è entrata come ente di regolazione anche nel settore rifiuti. Quindi tutta un serie di norme su cosa sia possibile fare in tema di piani finanziari dei gestori, scontistiche, benefici, ripartizioni delle tariffe, sono possibili solo all’interno di un quadro consentito dall’ente di regolamentazione”.

Si tratta di un punto molto importante, il sistema della tariffazione dei rifiuti è un sistema chiuso, cheparte dai costi che il gestore dovrà sostenere. Nel caso del Comune di Lucca, i costi si aggirano sui 22 milioni di euro all’anno e devono essere interamente coperti dagli utenti. Un ente che funziona allo stesso modo ad esempio, è il Consorzio di bonifica. È evidente che scontare di una parte o del tutto, il dovuto di alcuni utenti non modificando l’entità complessiva dei costi, determina che tutti gli altri utenti a cui non è applicato lo sconto, dovranno sostenere una spesa più alta.

“Con la delibera invece – prosegue Raspini – il mancato introito per il gestore di rifiuti è stato supportato dal Comune. Sistema Ambiente a dicembre farà una fattura per l’entità del mancato introito e il comune pagherà, imputando questa spesa all’anno 2020 e alle delibere che fino ad oggi si sono susseguite, quella primaverile e questa di dicembre”.

Sistema Ambiente renderà operativo questo sconto con due modalità: da un lato, le utenze di coloro che hanno già diritto a allo sconto della parte variabile, hanno presentato domanda e non hanno ancora ricevuto la bolletta, essendoci tutt’ora un’istruttoria in corso. Sistema Ambiente fornirà a tutti loro una bolletta già comprensiva dello sconto a cui hanno diritto, ovvero, l’integrale decurtazione della parte fissa e variabile per il periodo dell’effettiva chiusura primaverile.

Qualora l’utenza interessata non avesse fatto domanda per ottenere il precedente beneficio, lo sconto sarà comunque erogato d’ufficio, ma avendo già ricevuto la bolletta, questo sconto verrà conteggiato sulla prima bollettazione utile, intorno al mese di febbraio.

A tutti verrà inviata una lettera in cui saranno informati dell’entità precisa e individualizzata dello sconto a cui hanno diritto.

“Non si tratta di una misura ‘normale’ – precisa Lino Paoli, dirigente del settore servizio economico finanziario – Nel mese di aprile, quando abbiamo approvato la prima delibera, eravamo sempre in linea con i tempi per l’approvazione del bilancio. Oggi invece facciamo questa operazione utilizzando quelle norme di salvaguardia esclusive per una situazione straordinaria. Siamo quindi intervenuti rinforzando quelle forme di agevolazione che, precedentemente non avevano ottenuto i risultati sperati. Abbiamo colto un’opportunità di utilizzare tutte quelle risorse che erano già state messe a disposizione, per far si che questi vadano davvero nelle tasche di coloro che ne hanno bisogno. Perché con la nuova contabilità degli enti locali, non si possono portare queste risorse all’anno 2021. Questo meccanismo, ci consente di portare il risultato in porto nei tempi brevi, riconoscendo tutto il contributo alle categorie che erano già state individuate, utilizzando tutte le risorse messe a disposizione dall’amministrazione, che ricordo sono di 600 mila euro – continua il dirigente comunale – Per la quota eccedenze di variabile, che non avrebbe trovato copertura nelle risorse comunali, viene a cadere all’interno della tariffa, per un costo che va ripartito tra i cittadini. Parlando di cifre, il totale della spesa è di 689mila euro, di cui 600 graveranno sulle risorse generali del bilancio del Comune, gli altri 89mila euro graveranno sul testo che andremo ad approvare entro la fine dell’anno. Questi 89mila euro essendo determinati dagli eventi Covid, saranno però ripartiti su tre annualità 2021, 2022 e 2023”.

La misura, trova il parere positivo anche da parte dell’opposizione, Marco Martinelli capogruppo di centrodestra, che esprime il suo sostegno, ma individua alcuni punti che, secondo lui, avrebbero funzionato meglio se ci fosse stato un approccio diverso: “Sono favorevole al provvedimento, che va nella direzione giusta e con facili modalità per le utenze ad accedervi, a differenza del bonus affitto. Torno a sottolineare con determinazione che, sugli 89mila euro che andranno ad incidere sui futuri bilanci, era opportuno in questa fase, operare una modifica di bilancio, destinando quei 227mila euro, che erano rimasti in economia dal fondo per gli affitti e destinarli complessivamente al bonus sulla tariffa dei rifiuti. In questo modo avremmo avuto la possibilità di poter incrementare ulteriormente gli aiuti e contemporaneamente, non ci sarebbero stati quegli 89mila euro che andranno ad aggravare i futuri bilanci”.

“Voterò favorevolmente all’iniziativa – conclude Martinelli – ma purtroppo a causa di una presa di posizione di un assessore, che ha voluto riproporre il bonus affitti, si finisce per andare ad incidere anche sui futuri bilanci della tariffa dei rifiuti”.

Nicola Buchignani, consigliere di Fratelli d’Italia, chiede alcuni chiarimenti sulla copertura delle spese della tariffa dei rifiuti, da parte del governo: “Volevo capire se da parte del governo sono arrivati aiuti a coprire il capitolo di questa spesa? Mi pare di aver capito che sono stati stanziati dei soldi dal governo e che ci fosse dentro anche la tariffa dei rifiuti. Se fosse così, potremmo venire incontro anche a quanto dice Martinelli, arrivare ad incrementare la cifra. Vorrei capire dal dirigente se sono veramente arrivati questi aiuti”.

“Sulla tassa dei rifiuti è stata fatta una scelta di semplicità – spiega il dirigente comunale Gino Paoli – Verificato che, nel paese, i diversi modelli di tassazione sono i più disparati, che le diversità di trattamento sono enormi e anche le misure adottate dagli enti sono molto diverse, è stata allegata al decreto una tabella in cui sono stati definiti dei ristori basati sulla popolazione presente del territorio. Noi rientriamo nella categoria comunale di classe demografica numero 6, quella che va dai 60 mila ai 100 mila abitanti, per cui è prevista un’agevolazione ristorabile di 83745 euro. Abbiamo messo sul piatto 689mila euro e ce ne vengono rimborsati circa 83mila. Se in altri ambiti i contributi governativi sono alti e equi, riguardo alla tariffa dei rifiuti non è così”.

La misura ottiene il parere favorevole delle due commissioni con 11 voti positivi e un astenuto.