Barsanti: “Io in Fdi? Per ora penso solo al bene di Lucca”

Il consigliere risponde a Fantozzi: “Grato dell’invito, gioco a viso aperto e resto dove mi vuole chi mi ha dato fiducia”
Fabio Barsanti in Fdi? Per ora, almeno, no. A dirlo è lui stesso rispondendo all’invito che nei giorni scorsi gli aveva rivolto il consigliere regionale Vittorio Fantozzi.
“Caro Vittorio, non posso che ringraziarti per l’invito che mi hai fatto – gli scrive Barsanti -, e per le parole di apprezzamento che hai rivolto al mio impegno per la città. Permettimi di ricambiare la cortesia, perché riconosco i principi che ispirano la tua attività politica e il lavoro svolto sul territorio. Qualità che stai dimostrando anche in Regione, in veste di consigliere”.
“Alle scorse elezioni regionali, come hai ricordato – prosegue Barsanti -, ho invitato a votare Fratelli d’Italia. Una scelta ponderata, fatta nella speranza di produrre un cambiamento in Toscana che purtroppo non c’è stato. Il mio appello ha dimostrato, ancora una volta, come mi piaccia giocare a viso aperto e come sappia mettermi a disposizione del bene comune, quando questo sia chiaro e definito. La politica lucchese sta però vivendo una fase di grande incertezza. In questo momento di confusione la mia bussola è una sola: il bene di Lucca. Per non perdere di vista questo obiettivo, la strada che percorro passa attraverso il rispetto dei miei princìpi, della mia comunità e di tutti coloro che, in questi anni, mi hanno scelto come loro rappresentante. Queste persone hanno idee chiare sul malgoverno del centrosinistra, sui limiti che il centrodestra deve superare, sulla contrarietà al progetto attuale della ex manifattura. Per questo motivo, in questo momento, devo restare dove sono, in una posizione che mi garantisca di esercitare, in pieno, la mia funzione a tutela della città. Ti saluto con la speranza che, le incertezze che agitano oggi l’opposizione, possano finalmente risolversi. La strada per cambiare Lucca è ancora lunga. Io la vedo come una strada maestra, larga, in grado di raccogliere sensibilità diverse ma lastricata di solide pietre. E’ la strada di chi vuole essere una reale alternativa alla sinistra. E’ la strada della vittoria”.